"Renzi sconta l'errore che ha commesso all'indomani del referendum. Non si è fermato a riflettere sulla questioni che il referendum ha posto. Mi pare che questa riflessione non ci sia stata, ma che il Lingotto si sia limitato al ticket Renzi-Martina. E su questo mi sembra che si faccia un passo indietro". Ne è convinto Andrea Orlando, ministro della Giustizia e candidato segretario del Partito Democratico, intervenuto a Viva l'Italia, il video forum di AGI. "Torniamo al trattino, al centro-sinistra. Dobbiamo avere dei leader capaci di parlare a tutto il centro sinistra", ha dichiarato.
Contro la povertà, reddito di 800 euro
"Un reddito di ottocento euro, come integrazione al reddito o come assegno se non si hanno altre entrate" per uscire da una condizione di povertà: è la proposta contenuta nella mozione congressuale di Andrea Orlando. "La povertà colpisce sempre più pezzi di popolazione che si ritenevano al riparo da questo tipo di condizione. Il lavoro sotto l'impatto dell'innovazione è un bene che diventerà sempre più scarso. Bisogna che qualcuno ti dia un paracadute se le cose precipitano", ha aggiunto il Ministro.
"Io penso che il ticket rischia di essere rappresentazione di due cose diverse", ha continuato Orlando. "Io tengo a segnalare come, senza ticket, ho assegnato ruoli importanti nella mia squadra a persone che venivano da esperienze diversa dalla mia. Come Andrea Martella", coordinatore della mozione Orlando, "che veniva dall'area veltroniana. O Sandra Zampa", responsabile della comunicazione, "che viene dall'Ulivo. Bisogna avere fiducia anche in chi viene da esperienze diverse dalla tua".
La rottamazione non ha funzionato
"Nel Pd la rottamazione non ha funzionato, ma mi pare che gli unici rottamati siano stati Bersani e D'Alema. Se noi guardiamo sui territori vediamo che i soliti si sono spostati, non è cresciuta una nuova classe dirigente"Per il candidato alla segreteria del Pd, "Renzi ha fatto l'errore di non occuparsi di un partito già in difficoltà. Sempre più spesso registriamo che a livello locale il Pd sfiducia propri sindaci. E' accaduto a Roma, ma accade di frequente in tutto il Paese". Con il risultato che "la litigiosità rende frequenti i 'casi Marino' in Italia.
"Innaturale alleanza con un partito che si chiama Ncd"
"Se sarò eletto segretario, mai più con le destre, ma una alleanza con le forze moderate di centro sinistra", ha assicurato Orlando. "E' innaturale che un partito che si chiama Ncd, faccia parte di una coalizione di centro sinistra. Dobbiamo evitare come la peste alleanze con forze di matrice cosi' diversa", ha aggiunto.
Il labour crolla perché insegue populisti
"Riflettiamo sul perché i laburisti olandsi ieri abbiano avuto un tracollo: perché hanno inseguito la destra e i populisti sul loro territorio", ha affermato Orlando. "Hanno cercato di frenare il populismo giocando sul terreno dell'euroscetticismo. Invece ha vinto un partito che rilancia fortemente sul percorso di integrazione europea. Io penso che l'Europa abbia tantissimi difetti, ma è la frontiera su cui dobbiamo porci", ha aggiunto Orlando.
Critiche al ddl penale? Nessuna riforma fa contenti tutti"
"La magistratura approva alcuni punti, ne contesta altri, cosi' come l'avvocatura, non c'è una riforma che faccia contenti tutti. Con i primi effetti si vedranno le risposte strutturali", ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando a proposito del ddl sul processo penale approvato mercoledì con voto di fiducia in Senato.
"Le mozioni contro Lotti sono strumentali"
"Comprendo poco l'iniziativa politica" di Mdp che ha presentato una mozione per il ritiro delle deleghe al ministro Luca Lotti, ha commentato Orlando, secondo cui: "dovremmo sempre utilizzare un metro per cui l'avviso di garanzia non è un giudizio. Iniziative come queste hanno un evidente scopo di strumentalizzazione".
"Meno processi senza negare la giustizia"
"Le misure contenute nella riforma consentiranno una riduzione del numero dei processi che si fanno, senza negare giustizia a chi la chiede". parla del ddl sul processo penale approvato ieri con voto di fiducia al Senato.
Regeni: "Il governo farà tutto il possibile per ottenere giustizia"
Sulla morte di Giulio Regeni, "il governo farà tutto il necessario per ottenere giustizia, non si farà frenare da ragionamenti di realpolitik. Si deve fare giustizia", ha assicurato il ministro della Giustizia. "Sono stato con la famiglia Regeni ad attendere la salma di Giulio a Fiumicino quando rientro' in Italia - ha ricordato Orlando - ho apprezzato la loro compostezza, la capacità di raccogliere il messaggio che veniva dalla vita del loro figlio".
"Abbandonare il Mattarellum"
"Sono preoccupato dall'inerzia che registro in questa fase sulla legge elettorale", ha dichiarato Orlando. "Continuare a dire Mattarellum quando tutti ci hanno detto di 'no' equivale a dire 'andiamo alle larghe intese o verso la sindrome spagnola'. Penso che si debba provare a verificare se c'è consenso all'ipotesi di premio alla lista o all'ipotesi di premio alla coalizione, con soglie di sbarramento uniche a Camera e Senato".