"Hanno punito il nostro atteggiamento e non la nostra proposta. Dal 4 dicembre hanno continuato ad avere di noi un giudizio molto duro sul nostro atteggiamento". Matteo Richetti, deputato Pd, in diretta a Viva l'Italia, il video forum di AGI ha spiegato che sul referendum che ha portato alla caduta del governo Renzi sono stati commessi degli errori. Poi, parlando dei vitalizi, il parlamentare dem si è detto convinto che "la politica è un servizio e non un mestiere e le pensioni si maturano facendo un mestiere"
"Sui provvedimenti del governo ci sono stati errori di comunicazione"
"Sarebbe stato meglio dire 'qui c'è una proposta, parola al popolo' senza mettere in mezzo noi, in uno scontro politico. E' stato un errore che abbiamo pagato caro", ha aggiunto Richetti.parlando del referendum Poi ha spiegato: "Ci sono stati errori di comunicazione sui provvedimenti. Nessuno sa - ha aggiunto - che quest'anno per la prima volta nelle università italiane i figli che vengono da famiglie disagiate, con Isee molto basso, non pagano le tasse a fronte di un nomero di crediti adeguati. Ma chi è andato nelle università e tra i ragazzi a dire 'comprendo le vostre difficoltà'. Ci hanno preso per quelli 'ghe pensi mi'".
"Renzi è più forte. Primarie? Già 1,5 milioni votanti è buon risultato"
"Si puo' criticare, ci si può dividere, ma brindare perché perdiamo al referendum no. Questo ha rafforzato Matteo Renzi", ha detto Matteo Richetti in diretta a Viva l'Italia. Poi, parlando delle primarie del Pd, ha spiegato: "Un milione e mezzo alle primarie? Flop è una parola grossa, anche perché saremmo sempre il primo partito in questo senso - ha detto Matteo Richetti -. Considererei un milione e mezzo di elettori una cifra che comincia ad essere consistente. Le primarie dei socialisti francesi non hanno visto una partecipazione maggiore e anche guardando allo stato del centro sinistra in Europa, mi sembrerebbe un risultato significativo", ha aggiunto Richetti. "Una valutazione seria ci deve portare a dire che per i suoi numeri la prima fase non e' stata assolutamente un fallimento".
"Non credo che si voterà in autunno"
"Non credo che si voti in autunno. Ma non possiamo pensare di proseguire la legislatura, fare la manovra, senza una interlocuzione forte con Bruxelles", ha detto Matteo Richetti, che poi ha parlato anche dei vitalizi: "La politica per me è un servizio e non un mestiere e le pensioni si maturano facendo un mestiere - ha detto rispondendo a una domanda sui costi della politica -. Io propongo che gli attuali vitalizi siano ricalcolati con il sistema contributivo. La proposta seria, per chi ha fatto solo un mese, è la pensione minima. Pensavo di avere una alleanza con chi potesse trasversalmente condividere una proposta - ha aggiunto -. Penso che ci sia un obiettivo chiaro" nel M5S, "dire a fine legislatura: avete visto che il Pd non ha chiuso la vicenda vitalizi?", ha aggiunto. "Ora, a maggio, il ricalcolo scatta con una delibera alla Camera. Poi tocchera' alla delibera al Senato. Non si tratta di provvedimenti definitivi, ma e' la politica oggi: meglio prendere l'uovo".
"Report? non chiudere trasmissione, ma polemiche"
"La Rai sta facendo un lavoro che mi sentirei di difendere. Ci sono alcuni miei colleghi di partito che fanno confusione, che eccedono confondendo la funzione del legislatore con quella del sorvegliante. Non metterei in discussione la dirigenza della Rai", ha detto Matteo Richetti in diretta a Viva l'Italia. "Non dobbiamo chiudere le trasmissioni, dobbiamo chiudere le polemiche - ha aggiunto parlando di 'Report' -. L'informazione, non solo la politica e l'economia, in Italia non gode di buona salute. Ma da qui a chiudere Report ce ne passa".
"Maturi i tempi per la regolarizzazione della cannabis"
"Credo che i tempi per regolarizzare l'utilizzo di cannbis siano maturi", ha detto Matteo Richetti in diretta a Viva l'Italia, il video forum di AGI, premettendo che seppur il Parlamento abbia iniziato un lavoro sul tema della legalizzazione "non so cosa riusciremo a produrre" da qui a fine della legislatura. "Sono padre di tre figli giovani e adolescenti - ha aggiunto - e su questo argomento vado con le pinze, con le molle. Non credo credo sempre alla deregulation, non credo sempre alla liberalizzazione, non credo che consentire sempre tutto sia la risposta alla limitazione dell'uso eccessivo compreso quello delle droghe leggere. Però credo anche che in questi anni di pseudo proibizionismo non abbiamo ottenuto un gran che".