Roma - Una rete di agenzie pubbliche per combattere la diffusione di notizie-bufala su Internet. E' la proposta che il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha rivolto ai Paesi dell'Ue, e che ha rinnovato parlando con il direttore dell'AGI, Riccardo Luna, al forum "Viva l'Italia" per la presentazione dell'ebook dell'agenzia sui fatti del 2016. "L'anno della post-verità" è il titolo dell'ebook, che rileva appunto come abbiano dilagato notizie non vere. Per arginare il fenomeno, Pitruzzella ha spiegato di "pensare a un'autorità pubblica assolutamente indipendente a cui, chi si sente danneggiato, si possa rivolgere per segnalare una notizia falsa e chiedere un intervento rapido che, dopo un sollecito contraddittorio, permetta di arrivare alla rimozione".
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"Oggi Facebook è il portiere dell'informazione - ha precisato Pitruzzella - al di là dell'algoritmo con cui si pensa di combattere le false notizie, rischia di trasformarsi a sua volta in censore decidendo quali contenuti del suo miliardo e passa di utenti possano circolare o meno. Io penso che questo ruolo di guardiano debba essere esercitato da un'Authority statale che offra garanzie di neutralità ma che sia anche in grado di intervenire con prontezza nei casi più gravi". Il problema delle bufale è stato discusso durante il forum anche da molti altri ospiti.
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La giornalista d'inchiesta Stefania Maurizi ha citato il fake dell'endorsement di Julian Assange a Trump propagato da una "distorsione profonda", a opera del quotidiano britannico 'The Guardian' di un'intervista ad Assange da lei stessa realizzata. "Ho protestato duramente - ha raccontato Maurizi - e non è successo nulla. C'è voluto Glenn Greenwald, il giornalista del caso Snowden, perché il 'Guardian' si correggesse. Ma l'intervista diventata virale nella versione distorta e non nella versione originale che poteva essere consultata on line e che era stata addirittura linkata dal Guardian. è questa l'anomalia". Secondo Maurizi, "si combattono le fake news andando alla fonte. Noi lettori siamo tenuti a vigilare. Non c'è qualcun altro che può farlo per noi".
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Per il blogger Matteo Flora, fondatore del sito di reputazione on line 'The Fool', "le bufale si combattono diffondendo una cultura della sicurezza. Bisogna fare reprimende a chi condivide bufale, facendogli un pò fare la figura dell'idiota, e stimolare nell'uditorio il sacro dubbio che quello che appare su una testata anche importante può non essere vero". Una bufala divertente sulla sonda italiana Schiaparelli, che si è schiantata su Marte, è stata raccontata durante il forum dall'astrofisico Giovanni Bignami: Schiaparelli stava atterrando sopra l'area 51 ed è stato abbattuto. Secondo la scienziato, comunque, il problema è "la fame di bufale della gente, di cui bisogna tener conto". Un altro scienziato, Giovanni Cingolani, direttore dell'Istituto Italiano di Tecnologia, ha invece smontato in diretta durante il forum la previsione secondo cui nel 2050 ci saranno matrimoni tra robot e umani. "Per fortuna - ha scherzato Cingolani - sono abbastanza vecchio. Non ci credo molto. Sono profondo sostenitore dell'umanità. Al di là di qualche esperimento credo che l'uomo sia un essere sia talmente superiore a qualsiasi macchina per cui credo che questa cosa non avverrà". Un caso in cui le bufale sono state utilizzate dolosamente per depistare è quello di Giulio Regeni. Ne ha parlato Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty International: "Bisogna resistere alla tentazione di chiudere in fretta e male questa drammatica vicenda. Noi facciamo resistenza contro la voglia di normalizzazione", ha affermato Nouri.
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Al forum di AGI sono intervenuti anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha rilevato come la candidatura olimpica di Roma sia sfumata definitivamente perché "sono mancati rispetto e fiducia verso il Cio"; Regina Catrambone, l'italiana che insieme al marito americano, Christopher, nel 2014 ha fondato il Moas (Migrant Offshore Aid Station), un'organizzazione specializzata nella ricerca e soccorso in mare dei migranti, e ha ribadito la "speranza di creare dei corridoi umanitari nel Mediterraneo in modo da tagliare la rete dei trafficanti"; Salvo Mizzi, responsabile di Invitalia per le startup, che ha segnalato come grazie a una norma della Legge di Stabilità, fondi pensione, casse previdenziale e istituti di previdenza integrativa potrebbero mobilizzare un capitale complessivo di 500 milioni per investimenti nelle startup; infine, il candidato della minoranza alla segreteria del Pd, Roberto Speranza: "Basta con il partito che piace alla gente che piace. Bisogna ripartire dalla questione sociale", ha affermato.