AGI - La nascita delle comunità energetica è un fenomeno strettamente collegato alla capacità di generazione ed al fabbisogno di energia elettrica della comunità stessa, oltre che alla contemporaneità tra le immissioni ed i prelievi dei partecipanti alla comunità.
La comunità energetica è, dunque, una rete virtuale tra più unità produttive e più unità di consumo che abilita la produzione locale dell’energia elettrica e armonizza i consumi con la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Le unità di consumo sono, ad esempio, i consumer cioè clienti finali - case private, aziende, edifici pubblici o condomini- che partecipano alla comunità solo in qualità di consumatori dell’energia prodotta.
Le unità produttive sono, ad esempio i prosumer, cioè clienti finali che, oltre a consumare energia elettrica, possiedono un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
Il punto chiave è che in questa rete virtuale realizzata mediante la costituzione della comunità energetica, l’energia elettrica che i prosumer producono in eccesso rispetto al proprio fabbisogno e che immettono nella rete elettrica è condivisa con i consumer collegati alla stessa rete elettrica.
Il concetto di condivisione è molto semplice: l’energia condivisa è la quantità di energia elettrica prelevata dai consumer che corrisponde, ora per ora, alla quantità di energia immessa dai prosumer nella rete elettrica.
La condivisione dell’energia elettrica, dunque, non ha relazione alcuna con la vendita di energia elettrica; difatti, pur partecipando ad una comunità energetica e condividendo energia elettrica, sia i consumer che i prosumer manterranno i contratti in essere con il proprio fornitore ed i prezzi con esso pattuiti, inclusa la possibilità di cambiare il fornitore di energia elettrica.
La possibilità di beneficiare della condivisione di energia elettrica da fonti rinnovabili non è una prerogativa esclusiva di clienti finali che sono geograficamente sparsi sul territorio (ma sottesi alla stessa cabina secondaria nell’attuale quadro regolatorio e alla stessa cabina primaria nel prossimo futuro) e che formano una comunità energetica. Tale possibilità è estesa anche ai clienti finali che vivono in stretta prossimità tra loro come nel caso dei condomini o dei cosiddetti super condomini. Nel caso di condomini, il termine utilizzato per indicare l’aggregazione di utenti finali non è più “comunità energetica” ma è “gruppo di autoconsumatori che agiscono collettivamente” o AUC. A questo gruppo di autoconsumatori partecipano almeno due clienti finali, e almeno uno di questi deve possedere un impianto di generazione da fonte rinnovabile la cui energia potrà essere condivisa. Un esempio di gruppo di autoconsumatori che agiscono collettivamente è, ad esempio, il condominio (cioè l’ente che gestisce l’edificio o gli edifici) che installa un impianto fotovoltaico sul tetto condominiale e che si configura come prosumer di coneguenza, ed almeno uno dei condomini che si configura come consumer.
Il grande interesse verso i gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente risiede in una facilitazione dal punto di vista burocratico; difatti, per questi gruppi non è necessario costituire una figura giuridica specifica come nel caso delle comunità energetiche (vedi atto costitutivo, Statuto, regolamenti, etc) perché è tale figura è il condominio stesso.
Sia per le comunità energetiche che per i gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente i benefici sono identici:
• L’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili e auto-consumata riduce il prelievo di energia dalla rete elettrica e determina una riduzione della bolletta per i prosumer
Un ricavo per l’energia elettrica immessa nella rete elettrica dai prosumer
• Un incentivo economico per l’energia condivisa
• La riduzione degli oneri di sistema per la quota parte relativa all’energia condivisa
Il progetto Plenitude + Evolvere a Napoli
Il progetto “EvoNaRSE” è un progetto pilota che ha costituito un gruppo di autoconsumatori che agiscono collettivamente e che ha interessato un condominio in Napoli composto complessivamente da 30 unità abitative e 2 attività small business situate al piano terra. Sul tetto dell’edifico è installato un impianto fotovoltaico di potenza 10kWp mentre nei locali tecnici del condominio è installato un sistema di accumulo a batterie agli ioni di litio 5kW-12kWh. Il funzionamento di quest’ultimo è monitorato grazie ad un dispositivo di campo denominato Eugenio che funge da gateway è che è stato progettato e prodotto da Evolvere.
Tutti i misuratori fiscali sono stati corredati di dispositivi che interrogano gli stessi misuratori, così da ottenere le stesse misure di energia elettrica, immessa e prelevata dalla rete, che l’Ente distributore invia ai fornitori di energia elettrica per la composizione delle bollette ai clienti finali. Queste misure sono così Inviate ad una piattaforma applicativa cloud realizzata da Evolvere.
Sia il generatore fotovoltaico che il sistema di accumulo a batterie sono collegati al POD condominiale che alimenta i servizi comuni (es.: ascensore, sistema TV-CC, citofono, etc.) pertanto l’energia prodotta dal generatore alimenta i servizi comuni o ricarica le batterie. Queste ultime, grazie alla combinazione del gateway Eugenio ed agli algoritmi di gestione che sono eseguiti dalla piattaforma cloud, operano al fine di massimizzare l’autoconsumo locale e collettivo.
L’energia prodotta dal generatore fotovoltaico, ed in eccesso rispetto al fabbisogno locale, è immessa nella rete elettrica ed è resa disponibile ai condomini per la condivisione
I vantaggi di questa configurazione installata a Napoli sono molteplici: una parte di energia prodotta dall'impianto fotovoltaico condominiale viene utilizzata direttamente dal condominio per i consumi nelle parti comuni, secondo una configurazione standard degli impianti condominiali. Un'altra parte, quella di energia non consumata e non accumulata, viene immessa in rete e remunerata secondo i prezzi di mercato. La terza parte - ed è quella più interessante e innovativa- riguarda l'energia condivisa. Quando c'è concomitanza tra immissione di energia in rete dal condominio e prelievo dalla rete da parte di uno o più condòmini, si può parlare di energia condivisa. Su questa quota viene riconosciuto al condominio l’incentivo previsto dal MISE.
L’effetto può essere amplificato grazie all'utilizzo dello storage: quando l'impianto fotovoltaico non produce, come durante la notte, i servizi comuni non richiedono energia ma i condòmini continuano a consumare. Contestualmente la batteria immetterà in rete l'energia elettrica accumulata durante il giorno, facendo rientrare questi consumi nell' autoconsumo elettrico collettivo. Il beneficio economico è duplice: abbassamento dei costi di alimentazione per quanto riguarda le parti comuni dell'edificio, grazie all'energia consumata direttamente, e un contributo economico, che equivale ad un risparmio sulle bollette dei singoli condòmini grazie agli incentivi per l’energia condivisa riconosciuti dal GSE.
Il progetto pilota EvoNaRse a Napoli è realizzato da Evolvere, società di Plenitude. L’intento congiunto di Plenitude ed Evolvere è stato finalizzato a testare realmente un modello di business innovativo, valido per i condomini di tutte le città italiane, conveniente sia per gli operatori economici che per i cittadini attivi, capace di favorire lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione dei costi complessivi che sono associati all’approvvigionamento di energia elettrica.