AGI/Vista - E' scattata in Italia la raccolta del riso ma il maltempo condiziona la produzione, azzerando di fatto l'incremento delle superfici coltivate registrato ad inizio 2024. Dalle prime stime la raccolta si dovrebbe mantenere sui livelli del 2023, nonostante l'incremento del 7% dei terreni seminati che aveva portato la superficie a 226mila ettari, invertendo una tendenza al ribasso che durava da ben tre stagioni. Ad affermarlo sono le prime stime elaborate dalla Coldiretti in occasione del primo giorno dell'expo dell'agricoltura "Divinazione" che si tiene a Siracusa e che anticipa i lavori del G7. Al via, dunque, le operazioni nelle risaie nazionali, dove si coltiva più o meno la metà del prodotto europeo, per un quantitativo di circa 1,4 milioni di tonnellate di risone all'anno. Per l'occasione, in uno degli spazi allestiti da Coldiretti a Ortigia in piazza della posta, è stata allestita una mostra del riso con la riproduzione di una vera e propria risaia che vuole mettere a sistema la natura nel rispetto delle biodiversità locali e dell'ambiente spiegando tutti i passaggi di filiera. I cambiamenti climatici influiscono sulla produzione. Le piogge insistenti ad aprile e maggio hanno creato di fatto non pochi problemi durante il periodo delle semine, posticipando la messa a dimora della coltura in un periodo non più ottimale che ha generato, di fatto, ritardi poi nel ciclo fisiologico delle piante. Ritardi che - annota Coldiretti - oggi rischiano di riflettersi negativamente sul potenziale produttivo finale. Coldiretti Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev