AGI/Vista - "Non c'è dubbio che l'aggressione che ha avuto luogo è importante e senza precedenti, sarà accolta con una severa rappresaglia e una giusta punizione, dove se l'aspettano e dove non se l'aspettano. Non parlerò di tempo, luogo, né tipo di operazione, ma ovviamente la punizione arriverà. Quando, dove e come? Lo saprete quando sarà il momento. Non ne parleremo qui". Lo ha dichiarato il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, nell'atteso discorso in cui ha preso la parola per la prima volta dopo la raffica di esplosioni in Libano di cercapersone avvenuta martedì e di walkie-talkie mercoledì, per le quali Hezbollah accusa Israele.Nasrallah nel suo intervento ha accusato Israele definendo quanto accaduto martedì e mercoledì un atto di guerra e il superamento di tutte le linee rosse. "Al nemico diciamo: il fronte libanese non si fermerà finché la guerra a Gaza non sarà finita", ha detto ancora Nasrallah, sottolineando che "lo diciamo da quasi 12 mesi". "Nonostante tutti i massacri, i feriti e i sacrifici, io dico questo: indipendentemente da quali siano gli ostacoli e i sacrifici, la resistenza in Libano non fermerà il suo sostegno a Gaza, alla Cisgiordania e alla Palestina", ha aggiunto. X NasrallahEN Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev