AGI/Vista - Questo territorio, all'indomani degli eventi bellici, si presentò completamente distrutto: case, chiese, strade, ponti, ferrovie, scuole. A quella comunità così duramente colpita, a quelle donne e a quegli uomini contro cui la furia bellica si manifestò in tutta la sua disumanità, la Repubblica esprime oggi affetto e rimpianto e, nel ricordo, si inchina alla loro memoria. Rende omaggio a un eroismo silenzioso nel tempo della sofferenza, e alla loro orgogliosa volontà di far riprendere la vita in quello che era divenuto un campo di rovine". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo a Cassino alla cerimonia commemorativa dell'ottantesimo anniversario della distruzione della città. "Ricordiamo come un gesto eroico quello di trovare dentro di sé le risorse per por mano immediatamente alla ricostruzione - aggiunge - Anche di questa Abbazia, faro di civiltà, avviata ancor prima della conclusione del conflitto". "Toccò al primo Presidente del Consiglio dei ministri espresso dal Comitato di Liberazione Nazionale, Ivanoe Bonomi, porre la prima pietra già nel marzo del 1945. Cassino martire. Ma Cassino anche protagonista, straordinaria testimone, di questa risalita dall'abisso", sottolinea. Fonte video Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev