AGI/Vista - La sospensione del trattato di Schengen è "un fatto eccezionale" deciso "il 21 ottobre quando sono stati reintrodotti i controlli alla frontiera con la Slovenia" perché "è dal Kosovo che è partito maggior numero foreign fighters". Ma "stiamo studiando altri metodi di controllo efficace". Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante l'audizione presso il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. "L'Italia ha dato parere favorevole all'ingresso della Bulgaria in Schengen", ha aggiunto il titolare della Farnesina. Tajani ha ricordato che non solo l'Italia, ma "12 Paesi hanno sospeso Schengen per ragioni eccezionali". Il vice premier ha sottolineato che "la frontiera di Gorizia è sempre più delicata" e affermato che ci sono "preoccupazioni legate alla sicurezza e non solo alla questione migratoria" perché "chi arriva dalla rotta balcanica può portare con sé delle armi, a differenza di chi arriva sui barconi". Fonte video: Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev