Rami "è stato furbo", quando l'autista "ci ha requisito i telefoni, lui lo ha nascosto e ha chiamato il 112: è il nostro eroe". Lo dice Adam, 13 anni, fuori dalla scuola Margherita Hack a San Donato (dove sono stati ricoverati i ragazzini vittime del sequestro) raccontando del gesto eroico del compagno di classe.
La prima delle tre volte in cui Ousseynou Sy, l'autista 47enne italiano di origini senegalesi ha fermato il bus per dirottarlo e poi cospargerlo di benzina, si è fermato per raccogliere i telefoni il ragazzino, Rami lo ha tenuto con sé. Quando poi il mezzo è ripartito Il 13enne ha chiamato i carabinieri, raccontando che quell'uomo voleva ucciderli. Qualcosa di incredibile all'inizio anche per chi era dall'altro capo del telefono, ma i militari hanno comunque allertato tutte le pattuglie per intercettare lo scuolabus.
Poi il ragazzino è riuscito anche a chiamare i suoi genitori: "E' stato freddo e coraggioso" racconta il compagno. A quel punto però l'autista si era accorto che qualcuno non ha consegnato l'apparecchio e si è fermato una seconda volta per prenderglielo: "Ha dovuto consegnarlo o sarebbe successo qualcosa di brutto". Durante la telefonata con le forze dell'ordine le informazioni fornite sono state utili a trovare la posizione e predisporre i soccorsi.