AGI - Raisi fu eletto il 18 giugno 2021 al primo turno di una votazione caratterizzata da un'astensione record e dall'assenza di reali concorrenti. Negli ultimi mesi, Raisi si era presentato come un avversario risoluto di Israele, sostenendo Hamas fin dall'inizio. Il suo ruolo viene assunto nell'immediato dal primo vicepresidente esecutivo, Mohammad Mokhber.
La nomina dovrà essere comunque confermata dalla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, che ha l'ultima parola su tutte le questioni di Stato. Stabilita un'autorità provvisoria, un consiglio composto dal primo vicepresidente, dal presidente della Camera e dal capo della magistratura avrà il compito di organizzare l'elezione di un nuovo presidente entro il termine massimo di 50 giorni. Khamenei può però, in alternativa, decidere di chiedere al consiglio di nominare un successore senza ricorrere alle urne per evitare una fase di transizione in un periodo complesso come quello attuale, segnato dalla guerra tra Israele e Hamas. Nel caso di un'investitura calata dall'alto, buona parte degli analisti punta su Ghalibaf, ex sindaco di Teheran ed ex generale dei Guardiani della Rivoluzione, una figura sopravvissuta a tutte le purghe di Khamenei e che da tempo aspira alla presidenza.