Cresce la tensione in Gambia. Il Senegal, insieme ad altri Paesi della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas, di cui fanno parte 15 Stati), ha disposto le truppe lungo il confine con il Gambia per costringere il presidente Yahya Jammeh a lasciare il Paese. Dovrà farlo di sua spontanea volontà entro mezzogiorno ora locale (le 13:00 in Italia) o sarà costretto ad andarsene con la forza.
Diventato presidente con un colpo militare 22 anni fa, lo scorso 1 dicembre Jammeh ha perso le elezioni presidenziali contro il candidato dell'opposizione Adama Barrow e ha subito annunciato di non avere intenzione di accettare il risultato delle urne. Molti giovani hanno già lasciato il Paese durante la dittatura di Jammeh, e solo lo scorso anno 8.123 gambiani sono arrivati in Italia via mare. Un numero importante per una popolazione di poco superiore a quella di Milano. Intanto il presidente eletto Barrow ha giurato nell'ambasciata gambiana di Dakar e il Consiglio di sicurezza Onu ha votato la risoluzione presentata dal governo di Dakar per autorizzare l'Ecowas a intraprendere “tutte le misure necessarie” per ottenere il passaggio di poteri nel Paese.