D a Wimbledon, Uniqlo si è legata a Roger Federer per una cifra impressionante: 30 milioni di dollari l’anno per 10 anni, cioè ben oltre l’attività agonistica del campione svizzero. Abbiamo intervistato Aldo Liguori, Corporate PR dell’azienda di abbigliamento giapponese.
Uniqlo significa Unico: in che modo il vostro abbigliamento è unico?
“Sì, il nome originario è ‘Uniqlo Clothing Warehouse’, ma presto la dizione è stata accorciata. Già in partenza, il nome in inglese ha rappresentato un segno di unicità”.
Come mediate fra qualità e quantità?
“Uniqlo è una azienda mondiale, creata in Giappone, basata sulla convinzione che un abbigliamento veramente buono debba essere semplice, e costantemente migliorato dal cliente. Il nostro obiettivo è la qualità, l’artigianalità, l’innovazione - materiali, progettazione e produzione - e produciamo abiti universali nel design e nel comfort, fatti per tutti, ovunque”.
Coi vostri punti vendita state invadendo il mondo.
“Non ci vediamo come ‘invasori’, ma è vero che stiamo crescendo in fretta. Oggi siamo presenti in 19 paesi con duemila negozi. A fine agosto apriremo il primo negozio in Svezia, a Stoccolma e, a settembre, in Olanda, ad Amsterdam. Nella primavera 2019 saremo per la prima volta in Danimarca, a Copenhagen, in autunno arriveremo in India col primo negozio a Nuova Delhi. Anni fa abbiamo creato il nostro mondo, ‘LifeWear’, e usiamo questo termine sempre di più mentre ci espandiamo nel mondo. In Nord America, Canada, Stati Uniti, e ci allarghiamo in Germania e Russia”.
Perché non ufficializzate anche il punto vendita nella primavera del prossim’anno, in piazza Cordusio, a Milano?
“Anche se Uniqlo ha confermato l’interesse ad entrare in nuovi mercati come l’Italia, non abbiamo annunciato piani di lancio precisi”.
Perché avete scelto proprio il tennis per promuovere l’abbigliamento casual?
“Al momento gli ambasciatori globali Uniqlo sono Kei Nishikori (dal 2011) e Roger Federer da luglio), nell’atb Tour, Shingo Kunieda (dal 2009) e Gordon Reid (dall’anno scorso) nel tennis in carrozzina - sponsorizziamo tutto il circuito If fino al 2021 -, ma abbiamo anche il golfista Adam Scott (dal 2013) e dal 2017 siamo partner di Marin Minamiya, l’esploratrice giapponese candidata a più giovane di sempre a raggiungere le sette vette”.
Perché avete scelto proprio Federer quale ambasciatore Uniqlo?
Roger Federer ha lavorato instancabilmente per diventare uno dei più grandi campioni della storia, ed è fonte di incredibile ispirazione per tanta gente in tutto il mondo. Non è soltanto un atleta di vertice e anche una grande persona e Uniqlo ha molto rispetto per lui che va oltre lo sport”.
Che cos’hanno in comune lo svizzero Federer e il marchio giapponese Uniqlo?
“Uniqlo condivide con Roger l’obiettivo comune e importante di portare cambiamenti positivi nel mondo e, nello stesso tempo, vediamo in lui un grande potenziale per una partnership che porti all’innovazione dentro e fuori dal campo. Roger è uno degli ambasciatori perfetti per Uniqlo e la sua filosofia LifeWear”.
I 30 milioni di dollari di contratto per dieci anni che legano Federer a Uniqlo sono una cifra enorme, che ritorno vi attendete?
“Il contratto è iniziato dal 1 luglio 2018 ed è pluriennale, non riveliamo mai i dettagli degli accordi coi nostro ambasciatori. Roger ci rappresenterà in tutti i maggiori tornei, a partire da Wimbledon, e vestirà i prodotti col nostro marchio dentro e fuori del campo. Non è solo una questione di visibilità. Uniqlo unirà anche l’approfondita conoscenza professionale di Roger con le tecnologie più avanzate dell’azienda, per creare un abbigliamento che supporti le prestazioni ai massimi livelli, portando anche maggiore comfort e funzionalità ai nostri clienti in tutto il mondo. Su questo, annunceremo presto maggiori dettagli”.
Uniqlo raddoppia: dai 5 anni di contratto con Novak Djokovic ai 10 con Federer. Come mai non avete rinnovato con il campione serbo se mete definito l’accordo fantastico?
“Nei cinque anni di contratto con Djokovic abbiamo collaborato con lui in una serie di campagne marketing globali. Alla scadenza, abbiamo deciso entrambe di non rinnovare. Uniqlo apprezza la sponsorizzazione con Novak e tutto ciò che ha fatto per l’azienda e il marchio”.
Quando vedremo il marchio Uniqlo anche nel calcio?
“Valutiamo regolarmente le opportunità di sponsorizzazione tra gli sport e oltre. Le sponsorizzazioni individuali sono più vicine al Dna della nostra azienda”.