AGI - Il “disaster tournament” avrà un “happy end” favoloso. Il torneo più sgangherato della storia recente (tra campi impraticabili, partite traslocate altrove, match serali annullati e sospesi è sembrata un’edizione tennistica di “Scherzi a parte”) si concluderà infatti oggi a Napoli (ore 15) con una felice finale tutta italiana, l’ottava della storia del tennis in epoca Atp: Matteo Berrettini contro Lorenzo Musetti.
L’oggi e il passato prossimo del tennis italiano contro il futuro. La prima finale fra due azzurri andò in scena l’8 agosto del ’71 a Senigallia fra Adriano Panatta e il naturalizzato Martin Mulligan. L’ultima, trentadue anni dopo la penultima (tra Claudio Panatta e Massimiliano Narducci a Firenze) si è giocata a Melbourne a febbraio 2021 fra Sinner e Travaglia.
Hear him roar
— ATP Tour (@atptour) October 22, 2022
Incredible fight from @MattBerrettini, he is through to his first hard court final with a 3-6 7-6 6-3 victory over McDonald
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E ora tocca a Matteo, 26 anni e numero 16 del ranking mondiale e Lorenzo, 20 anni, al 24°posto. Per il primo si tratterà della quarta finale in stagione (due vinte, a Stoccarda e al Queens e una persa a Gstaad), per Lorenzo della terza dopo la vittoria di Amburgo su Alcara e quella nel Challenger di Forlì.
Ma le statistiche contano fino ad un certo punto: il punto è che mentre Berrettini (che in semifinale ha superato McDonald in tre set 3-7 7-7 6-3 soffrendo sia per la iniziale verve del californiano, sia per le piaghe ad un piede che ne limitavano la mobilità) è il Matteo che conosciamo, Musetti sta offrendo una versione di sé mai vista. Reduce dalle semifinali di Sofia e Firenze Lorenzo si sta elevando ad un livello che un anno fa era solo lecito sperare. Le considerazioni sul fatto che Lollo gioca in partenza due metri lontano dalla linea di fondo appaiono oggi consistenti come quelle che accompagnarono il primo Federer, quando si diceva che era talentuoso ma tatticamente disordinato.
¡Final italiana en la edición inaugural del Abierto de Nápoles!
— Mundo de Tenis (@MundoDeTenis) October 22, 2022
Lorenzo Musetti derrotó a Miomir Kecmanovic por 6-3 6-4 y luchará por el título ante su compatriota Matteo Berrettini tras vencer en dura batalla a Mackenzie McDonald por 3-6 7-6(2) 6-3 pic.twitter.com/qGVUznVF3I
Lorenzo ha annichilito un picchiatore nato come il serbo Kecmanovic, ed è questa la nota più esaltante, non mostrando alcun timore nell’accettare il gioco del serbo: scambi violenti da fondo campo reggendo le sue botte di dritto. Chi avrebbe potuto immaginare che un giocatore dotato di mano divina e rovescio celestiale come Musetti sarebbe diventato in così breve tempo capace di padroneggiare un gioco del genere?
Servizio migliorato del 30 per cento, dritto del cento per cento, testa serena (crisi di mezzo panico a parte ma si sa: salire in fretta può scatenare giramenti di testa), condizione fisica perfetta: Lorenzo è oggi il giocatore più completo del tennis italiano, al di là di come finirà la finale partenopea. E tutto lascia pensare che molto presto, specie se il suo desiderio di migliorare resterà quello di oggi, si parlerà di lui per successo di valore molto superiore al livello 250.
Well, this'll be fun!
— Tick Tock Tennis (@TickTockTennis) October 22, 2022
We're getting not just an all-Italian final in Napoli, but a final between two very in-form Italians at home.
Lorenzo Musetti bounds into the championship match with a 6-3, 6-4 win over Miomir Kecmanovic... setting up a showdown with Matteo Berrettini! pic.twitter.com/7wEuU6Ho9U
Berrettini ha chiarito che il suo problema di questi giorni è soprattutto mentale: “Il piede l’ho fasciato con una specie di cuscino che mi evita di provare un dolore forte: ma quando soffri per un guaio del genere la fatica che si fa è quella di obbligarsi a non pensarci, di restare concentrati sul match. Contro Lorenzo sarà durissima perché lui sta attraversando un periodo favoloso. Quella di Napoli sarà la prima finale fra lui e me, la prima di una lunga serie”.
E Musetti di rimando: “È vero: sono migliorato. Il servizio viaggia di più e il dritto mi permette di chiudere punti più rapidamente. Sto bene ma sento che la mia avventura è appena iniziata, non devo assolutamente pensare di aver già conquistato qualcosa. Il bello deve ancora arrivare”. Se dovesse vincere Matteo salirà alla posizione n.12 della “Race to Turin”: per lui speranze di conquistare un posto per le Finals di Torino sarebbero ancora vive.