AGI - Il fatto che Djokovic, ufficialmente nell’entry list, stia prendendo tempo ed abbia dichiarato che sulla sua presenza a Madrid e Roma deciderà a breve, scalfisce appena il ritorno alla grande degli Internazionali d’Italia. Come l’assenza, causa riabilitazione post-operatoria di Matteo Berrettini, il tennista di casa.
Perché i giocatori contano, eccome (otto dei primi dieci della classifica Atp, dal vincitore di Montecarlo Tstsipas a Zverev passando per lo squadrone italico capitanato da Sinner e tutte le prime dieci della Wta a partire). Ma la vera notizia di questa 79esima edizione degli Internazionali d’Italia, in programma al Foro Italico da 2 al 15 maggio, è la capienza piena, con il ritorno del grande pubblico dopo l’altolà imposto dalla pandemia.
“Dopo due anni di fortissime limitazioni nei quali siamo riusciti comunque a dare continuità a storia e tradizione al torneo, adesso torniamo a una grande e pacifica invasione”, ha premesso il presidente della Federtennis Angelo Binaghi nella conferenza stampa di presentazione cui hanno partecipato anche Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli e Nicola Pietrangeli, presidente del Comitato d’Onore del torneo, prevedendo che in quanto a biglietteria, sarà battuto il record storico dell’anno prepandemico, il 2019, quando gli incassi arrivarono a 13 milioni e 256mila euro.
“Oggi siamo a un 11 per cento in più di prevendita” ha chiarito, definendo questa edizione “un ritorno al futuro”, con un tennis cambiato e grandi prospettive per i tennisti di casa, Sinner, Sonego, Fognini e Musetti, al quale è destinata, come a Flavio Cobolli, una wild card per il tabellone principali. “Gli oltre 200 mila spettatori potranno facilmente trasformarsi in tifosi”, si augura Binaghi.