AGI - Al Roland Garros, il più prestigioso torneo del mondo sulla terra battuta, si prospetta un lunedì eccezionale per l'italtennis: Berrettini-Federer, Sinner-Nadal e Musetti-Djokovic, ossia la 'giovane' Italia (in tre fanno 63 anni) contro i Big Three, i tennisti che hanno dominato in senso assoluto gli ultimi vent'anni di questo sport (che di anni, in tre, ne fanno 108!).
Dal punto di vista tennistico si tratta di una sfida impari per due terzi, con l'esordiente (negli Slam) Musetti che deve sfidare il numero 1 del mondo e Sinner che ritrova il re della terra rossa che devono fare un miracolo sportivo - se sarà sufficiente - per accedere ai quarti di finale. Diverso discorso per Berrettini: se Federer non si ritirerà, come ha 'minacciato' al termine della maratona vinta nella notte tra sabato e domenica con Koepfer, l'azzurro numero 9 del mondo partirà favorito contro lo svizzero che lo precede in classifica di una posizione ma che è evidentemente ancora in ritardo di condizione.
Visti i precedenti e la grande attenzione che Federer mette nella sua preparazione, cosa che lo ha portato alla soglia dei 40 anni (li compirà l'8 agosto) a essere ancora uno dei più forti tennisti del mondo, difficilmente lo svizzero rischierà di compromettere il torneo a cui più tiene al mondo, Wimbledon, per affrontare una partita che sulla carta si presenta per lui difficilissima e molto faticosa. Inoltre nel suo cronoprogramma non aveva previsto di arrivare alla seconda settimana di Parigi..
Ciò detto, resta comunque il fascino di una sfida generazionale in cui per una volta l'Italia è protagonista con tre tennisti azzurri - che per la prima volta sono agli ottavi a Parigi da quando c'è l'Era Open (cioè aperto sia ai dilettanti che ai professionisti, Roland Garros fu il primo dei quattro tornei del Grande Slam a diventare open, ndr) - che, in prospettiva, potrebbero dare al nostro Paese grandissime soddisfazioni, con Berrettini già una realtà (ormai stabilmente nella top 10) e i due 19enni terribili Sinner e Musetti pronti al grande salto. Per questi due se non sarà questa la volta buona, di certo le occasioni in futuro non mancheranno. Per Berrettini, invece, l'approdo ai quarti è molto più di una speranza.