I l 21 agosto si è aperto l’ultimo torneo del Grande Slam, quello degli Us Open, e quest’anno l’apertura è stata celebrata con una partita celebrata in alto, molto in alto, addirittura nello spazio. Proprio così, in diretta sulla pagina Twitter ufficiale del torneo è stato trasmesso un doppio giocato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Un tennis in assenza di gravità trasmesso in 3D anche sui campi di Flushing Meadows di New York, sede dell’Open dal ’78. Un tennis, certo, senza una pallina che rimbalza e racchette e regole piuttosto improvvisate, ma pur sempre divertente da concepire.
LIVE from the Unisphere: @usopen in Space with @nasa’s @astro_feustel #TMinusNetGeneration https://t.co/v7yYP1SUge
— US Open Tennis (@usopen) 22 agosto 2018
Quattro gli astronauti che si sono cimentati con dritti e rovesci spaziali, gli americani Drew Feustel, comandante della Iss Expedition 56, Ricky Arnold, Serena Auñón-Chancellor e Alexander Gerst, tedesco dell'Agenzia Spaziale Europea.
La partita, come spiega lo stesso comandante Feustel, è stata organizzata in collaborazione con l’United States Tennis Association per sensibilizzare i giovani amanti del tennis ai viaggi interstellari, e la preparazione al match è cominciata addirittura lo scorso dicembre; a spiegare i trucchi del mestiere un allenatore d’eccezione: Juan Martín del Potro, tennista argentino attualmente al terzo posto del ranking mondiale che nel 2009 proprio da New York tornava a casa come vincitore del suo primo Slam.
Un’esperienza fuori dall’ordinario per del Potro che dal suo account Twitter dice “Non avrei mai pensato di ritrovarmi un giorno ad allenare qualcuno a giocare a tennis nello spazio!”.