AGI - In picchiata giù a 100 chilometri orari tra i curvoni e le asperità della pista 'Roc de Fer' per andare a cogliere un incredibile oro mondiale in supergigante. Marta Bassino dalla provincia Granda fino al tetto del mondo per un trionfo indimenticabile. A Meribel tra le Alpi francesi, dove sono in corso i Campionati mondiali di sci alpino numero 47 della storia, l'Italia delle donne su due gare ha già centrato due ori: chapeau!
Dopo Federica Brignone lunedì in combinata, oggi a trionfare è stata Marta Bassino in una specialità, il superG, nelle quale mai aveva vinto in Coppa del mondo. La sciatrice di Borgo San Dalmazzo, nella gara che mette assieme l'aspetto tecnico con la velocità inserita nel Circo bianco a metà degli anni '80, ha fatto la differenza nella seconda parte del tracciato, quella dove bisognava 'girare' di più tra una porta e l'altra. Marta, 26 anni, cuneese, portacolori dell'Esercito (ha dedicato la vittoria al suo Centro sportivo), sei vittorie in Coppa, tutte in gigante, tra grinta e leggerezza, è piombata sul traguardo con il miglior tempo (1'28"06) frutto del capolavoro nel muro finale dove ha tracciato una linea perfetta.
Marta in trepida attesa è rimasta al parterre aspettando le altre papabili alla vittoria che, però, sono tutte rimaste alle sue spalle. A partire dalla statunitense Mikaela Shiffrin che, scesa subito dopo l'italiana, ha perso il settimo oro iridato (sarebbe stato il secondo nella specialità dopo quattro anni) nel muro finale tagliando il traguardo con 11 centesimi di ritardo. Bronzo ex aequo per l'austriaca Cornelia Huetter e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie rimaste a 33 centesimi ed entrambe alla prima medaglia mondiale.
Sono rimaste lontane dalla Bassino anche l'ormai ex campionessa mondiale, la svizzera Lara Gut-Behrami, sesta a 37 centesimi. Scesa con il pettorale numero 30, la neozelandese Alice Robinson ha perso la medaglia per un errore a tre porte dal traguardo (è giunta settima a 54 centesimi). Brignone ha sciato bene ma è mancata nel tratto finale per un ottavo posto a più di cinque decimi. Ha deluso Sofia Goggia causa le diverse sbavature di linea: per la bergamasca solo un undicesimo posto a 76 centesimi.
Per 'Sofi', a differenza di Bassino e Brignone che la settimana prossima gareggeranno in slalom gigante e parallelo, ora c'è una sola possibilità di centrare la medaglia, sabato nella 'sua' discesa libera. "È il coronamento del lavoro e della costanza che serve per arrivare a questi livelli. La prima vittoria in supergigante, proprio qui ai Mondiali è incredibile. Ho solo pensato a sciare come so, pur avendo tutto ben chiaro in testa dalla ricognizione - ha detto Bassino -. Sono felicissima ma che ansia vedere tutte le atlete scendere. Penso di aver fatto bene nel tratto finale. È stato molto bello l'abbraccio con Shiffrin, davvero molto carina. Già da un pò di tempo stavo sciando bene in questa disciplina, dovevo solo mettere insieme i pezzi".
Bassino, due anni fa a Cortina d'Ampezzo oro mondiale ex aequo nel parallelo, è diventata la seconda sciatrice italiana ad aver vinto l'oro mondiale in superG. In precedenza, a Sierra Nevada 1997 e a Sestriere 1997, a laurearsi campionessa iridata era stata Isolde Kostner. In supergigante, specialità inserita nel programma dei Mondiali dall'edizione di Crans-Montana 1987, l'Italia ha conquistato l'oro iridato anche tre volte tra gli uomini, nel 2007 con Patrick Staudacher ad Aare, nel 2011 con Christof Innerhofer a Garmisch-Partenkirchen e nel 2019 con Dominik Paris ad Aare. Il Mondiale proseguirà con il superG maschile di domani (ore 11,30): attesa per Paris, Casse e chissà forse anche per Innerhofer che oggi nelle prove della discesa ha dimostrato di aver feeling con la pista 'L'Eclipse' di Courchevel.