AGI - "L'oro mondiale mi manca ma io punto alla Coppa del mondo e alle coppette di specialità. Voglio godermi la stagione, fare bene le mie gare e spero che tutte le mie avversarie possano partecipare senza incontrare problematiche legate al coronavirus". Così parlando con l'AGI, Federica Brignone alla vigilia dell'inizio di una nuova stagione di Coppa del mondo.
In questo fine settimana a Soelden - sabato slalom gigante femminile e domenica quello maschile - è previsto un 'assaggio' della stagione che poi entrerà nel vivo ai primi di dicembre (nel nuovo calendario non è più prevista la trasferta in Nord America).
'Fede', 30 anni, milanese di nascita, valdostana d'adozione, figlia di 'Ninna' Quario (azzurra degli anni '80), è la detentrice della sfera di cristallo generale. Mai nessuna sciatrice italiana, nemmeno la grande Deborah Compagnoni, era riuscita a vincere la Coppa complessiva.
I 13 anni di Federica nel circo bianco
L'edizione scorsa della Coppa, la 53/a della storia, si è conclusa anzitempo con dieci prove cancellate a seguito della pandemia di Covid-19. Federica è l'immagine della polivalenza dello sci italiano in rosa per eccellenza. La specialità preferita della Brignone è senza dubbio il gigante ma proprio la scorsa stagione ha dimostrato di avere un buon feeling anche con la velocità, i salti e i curvoni della discesa libera e supergigante.
Il 28 dicembre prossimo quando gareggerà nel gigante di Semmering in Austria - incremento di casi covid e restrizioni di viaggio permettendo - Federica festeggera' 13 anni dall'esordio nel Circo Bianco.
"Rispetto al passato la prima gara è stata anticipata di una settimana, abbiamo fatto una buona preparazione generale, a Cervinia e Saas Fee, abbiamo trovato ottime condizioni per gli allenamenti ma siamo tutte consapevoli che la stagione è lunga e, quindi, servirà essere al top tra un mese", ha detto la detentrice della coppetta di gigante e combinata.
Sulle pressioni che la vedono la vincitrice della Coppa generale, la sciatrice del Centro Sportivo dei Carabinieri dice, "mi sento l'osservata speciale e spero di riuscire ad utilizzare l'energia nel modo giusto e di trasformarla in adrenalina" .
Il gigante di Soelden
"A Soelden arriveranno già tutte agguerrite ma lo sci alpino non è una sciatrice contro l'altra ma una corsa contro il tempo - dice Federica Brignone che sarà per l'undicesima volta al cancelletto della gara d'apertura sul ghiacciaio del Rettenbach (prima nel 2015 e seconda nel 2018). E' da tempo che non ci confrontiamo con altre Nazioni, non abbiamo sciato con nessuno, delle avversarie sappiamo nulla".
Parlando dei Campionati mondiali confermati a Cortina d'Ampezzo dall'8 al 21 febbraio 2021 e che si terranno, almeno in base alla situazione epidemiologica attuale, con un ristrettissimo numero di pubblico, Federica dice, "sarà veramente un peccato perché un evento speciale in casa riserva grandi emozioni e io di gare importanti in casa, se non qualche Coppa del mondo, non ne ho mai fatte".
Sotto l'aspetto tecnico la sciatrice azzurra aggiunge, "spero di qualificarmi in più discipline possibili, la selezione interna è molto alta".
Le altre azzurre che sabato si presenteranno alla partenza del gigante di Soelden - non è prevista la presenza libera di spettatori (sono previste 'bolle' anti-contagio) - saranno anche Marta Bassino, alla settima partecipazione (terza nel 2016), Sofia Goggia, alla sesta (mai sul podio), e le giovani Luisa Bertani, Laura Pirovano, Lara Della Mea, Roberta Milesi, Valentina Cillara Rossi (esordio a Soelden) ed Ilaria Ghisalberti (esordio in Coppa del mondo).