S oelden - La "prima" di Coppa del Mondo sul ghiacciaio di Soelden porta in dote un ottimo risultato per le gigantiste azzurre, con Marta Bassino terza e tre italiane nelle prime dieci. La ventenne cuneese di Borgo San Dalmazzo, tesserata per il Centro Sportivo Esercito, ha conquistato il primo podio della carriera alle spalle dell'inarrivabile Lara Gut e della statunitense Mikael Shiffrin con una condotta di gara da veterana, nonostante fosse solamente alla 23a presenza sul massimo palcoscenico mondiale.
Precisa e puntuale sul difficile muro e veloce quanto basta sul lungo piano finale, Marta ha concluso al terzo posto la manche del mattino e nel pomeriggio si è ripetuta senza farsi prendere dalla frenesia, nonostante le avversarie alle sue spalle incalzassero ferocemente mettendole una grande pressione.
Alla vigilia della gara sul Rettenbach, Marta vantava un quinto posto come miglior piazzamento in carriera nella passata stagione ottenuto sulla pista slovacca di Jasna, dove aveva vinto il titolo mondiale juniores nel 2014. L'ottima giornata della squadra azzurra è arricchita dal quinto posto di Sofia Goggia. La bergamasca sta completando la sua trasformazione tecnica nella disciplina con una bella rimonta dalla decima piazza del mattino, con il secondo tempo del pomeriggio che le consegna il miglior piazzamento in carriera in gigante.
Piccolo passo indietro invece per Federica Brignone, regina nel 2015. La valdostana, quarta a metà competizione, ha commesso un paio di sbavature di troppo nella seconda parte che l'hanno retrocessa al nono posto, ma i margini di miglioramento in termini di condizione sono enormi e avrà sicuramente modo e tempo per risalire la classifica. A punti pure Manuela Moelgg ventesima e Francesca Marsaglia venticinquesima.
Marta Bassino non riesce quasi a credere di aver conquistato il primo podio in Coppa del mondo della sua vita. "Sono felicissima, ancora non so in che mondo sono - ammette sorridendo -. Dopo la prima manche il podio c'era già, sono rimasta tranquilla e mi sono detta che avrei dovuto sciare come so fare anche nella seconda manche. Così ho fatto ed è arrivato il primo podio della mia vita. Una situazione bellissima, che mi dà una fiducia incredibile e una gran voglia di far festa".
Festa che ha preso il via sul palco delle premiazioni, quando Marta ha deciso di stappare la bottiglia di spumante offerta dall'organizzazione e "annaffiare Michaela Shiffrin e Lara Gut". "Loro non volevano bagnarsi, ma io avevo deciso di fare un po' di festa e ho stappato lo stesso".
Poi la prima volta delle interviste internazionali e un lungo abbraccio con il padre Maurizio, fuori dal parterre. "E' un'emozione fortissima - prosegue Marta - e sono sicura che mi ricorderò per sempre ogni momento di questa giornata da sogno". Marta vuole condividere questo suo primo successo con le compagne di squadra: "E' chiaro che lo sci è uno sport individuale, però stare in una squadra forte come questa aiuta molto. Ed è molto importante vivere bene con le proprie compagne". Infine la dedica a "tutte le persone che mi vogliono bene e che mi seguono". (AGI)