Trost quinta nell'alto, staffetta azzurre 4x400 sesta
Trost quinta nell'alto, staffetta azzurre 4x400 sesta
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Alessia Trost ha superato agevolmente l'1.88 e l'1.93 ma l'1.97 le è stato fatale e ha relegato la 23enne finanziera alle spalle anche della statunitense Chaunte Lowe, salita a 1.97 al terzo tentativo. Da dimenticare invece la gara dell'altra azzurra Desiree Rossit, 16a con l'1.88 passato al secondo tentativo, lei che quest'anno era salita sino a 1.97.
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Qualche rimpianto anche per le ragazze della 4x400, entrate in finale con il sesto tempo, il 3'25"16 del record italiano, e ripetutesi con lo stesso piazzamento a 24 ore di distanza nella finale vinta dagli Stati Uniti trascinati da Allyson Felix, che dopo l'argento sui 400 e l'oro nella 4x100 ha fatto il tris a Rio, portando a 6 il conto di ori olimpici in carriera e a 9 quello delle medaglie complessive: 3'19"06 il crono finale per le americane, con la Giamaica argento in 3'20"34. Ancora un po' affaticate dalla grande prestazione nella batteria - Maria Benedicta Chigbolu, Maria Enrica Spacca, Ayomide Folorunso e Libania Grenot hanno chiuso in 3'27"05 anche se fino al rettilineo finale erano in corsa per la medaglia. Buonissimo l'avvio della Chigbolu, settima al cambio (52"67) ma non troppo lontana dalle aspiranti al bronzo, poi la Spacca ha tenuto bene la posizione (51"72) e la Folorunso (51"68) con un grande rettilineo ha consegnato il testimone a "Panterita" Grenot in quinta posizione. La campionessa europea ha avuto il bronzo nel mirino sino all'uscita della curva, ma poi la Gran Bretagna, con la discussa numero uno Ohuruougu ha preso il largo. E nella sua scia anche Canada e Ucraina hanno preceduto di una manciata di decimi la pur generosissima azzurra, che ha comunque difeso il sesto posto dall'assalto di Polonia e Australia, eguagliando il miglior risultato di sempre nella staffetta del miglio: solo a Los Angeles '84 - ma senza i Paesi dell'Est causa boicottaggio - l'Italia aveva centrato finale (e 6° posto) ai Giochi.
Nella 4x400 maschile oro Usa grazie a un grande LaShawn Merritt.
Se Usain Bolt e' il padrone dello sprint, Mo Farah e' il re del mezzofondo prolungato. Il britannico dai natali somali conquista anche i 5000 (13`03"30) e per la seconda volta di fila nel contesto olimpico fa doppietta con i 10.000. Sul podio finiscono anche l`etiope Gebrhiwet (13`04"95) e il 42enne Bernard Lagat, entrambi promossi di una posizione dopo le squalifiche di Chelimo, giunto secondo al traguardo, e Edris, in origine quarto.
Nei 1500 ad Asbel Kiprop non riesce la solita gara di rimonta. Il keniano prova a superare in seconda corsia, ma sprofonda nel rettilineo conclusivo finendo al sesto posto. Vince lo statunitense Matthew Centrowitz (3`50"00), davanti al campione di Londra l`algerino Taoufik Makhloufi (3`50"11).Bronzo per il neozelandese Nicholas Willis a 3`50"24.Il podio degli 800 fara' discutere per via delle vicende legate allle tre protagoniste, per le quali si e' parlato di androginismo.Vince dominando la gara la sudafricana Caster Semenya, gia' seconda a Londra, che stabilisce il nuovo primato nazionale a 1`55"28.Seconda la keniana Niyonsaba (1`56"49), terza la keniana Wambui col personale a 1`56"89. Sei atlete corrono sotto l`1'58".
Il tedesco Thomas Rohler supera di 30 centimetri la fettuccia dei 90 metri per mettersi al collo l`oro del giavellotto. Si arrendono cosi' l`iridato keniano Julius Yego (88.24) e l`olimpionico trinidegno Keshorn Walcott (85.38).
Nella pallavolo ka Cina ha vinto la medaglia d'or battendo in finale per 3-1 (19-25, 25-17, 25-22, 25-23) la Serbia, che deve cosi' accontentarsi dell'argento. Bronzo per gli Stati Uniti, che nella finale per il terzo posto ha superato l'Olanda per 3-1 (25-23, 25-27, 25-22, 25-19). (AGI)
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