R io de Janeiro - "All'inizio avevo forti perplessita', vedevo molte cose ancora non pronte, erano rimasti indietro. C'era una corsa esasperata. Ma e' impressionante come hanno recuperato.Il giudizio e' molto positivo". Il presidente del Coni Giovanni Malago', ai microfoni di Rai2, traccia un bilancio dell'organizzazione dei Giochi Olimpici di Rio. "Piano piano - dice - l'ambiente si e' scaldato e il Parco Olimpico ha dato una forte connotazione di quello che e' lo spirito olimpico. I primi giorni, specie nei tornei a squadre, c'erano molti vuoti sugli spalti. Ora invece c'e' il tutto esaurito ovunque e quando la squadra di casa fa qualche risultato l'atmosfera cresce ancora di piu'". Il riferimento e' anche alle due finali di volley, il beach, che ha visto la coppia azzurra perdere contro i verdeoro Schmidt-Cerutti, e la squadra di Blengini, che domani affrontera' proprio il Brasile nella finale maschile: "Non e' stato facile giocare la finale di beach a Copacabana davanti a 25mila persone, e anche l'Italvolley e' attesa da un'impresa. Ma ieri Zaytsev (decisivo in semifinale contro gli Stati Uniti, ndr) e' stato eclatante. Il calcio ultimamente e' una delusione per il Brasile, la pallavolo invece sta dando grandi soddisfazioni a questo Paese".
Il marchio italiano che ha caratterizzato la cerimonia di apertura "caratterizzera' anche quella di chiusura - sottolinea Malago' - e questo e' un ulteriore segnale della bonta' della nostra spedizione. E' un grande orgoglio, penso a chi si e' occupato dell'organizzazione delle cerimonie, al know how che abbiamo messo a disposizione, ai fornitori, al catering, a tutte le aziende e i partner che si sono interessati alle nostre competenze". Per Malago', dunque, alla fine il progetto di Rio e' risultato "vincente, incentrato su tre cluster: l'area di Copacabana, il Parco Olimpico e l'area di Deodoro. E' vero che hanno fatto molte opere solo temporanee, ma ricordiamo che Rio e' l'ultima edizione olimpica prima dell'agenza 2020 voluta dal Cio, che riduce notevolmente il peso degli investimenti, che qui per altro sono stati in gran parte privati. Nella nostra candidatura (Roma2024, ndr) abbiamo preferito invece evitare le speculazioni private.Molti impianti qui a Rio sono stati riadattati per questo grande evento internazionale, ma altri saranno utili anche in futuro". Su Roma2024: "Siamo venuti qua con un accordo, di rispettare le Olimpiadi e dare la priorita' alle atlete, agli atleti e alle loro competizioni. Nel frattempo a Rio abbiamo continuato a fare attivita' di supporto ai membri del Cio per far vedere in modo elegante, riservato e discreto quali sono le progettualita' di Casa Italia. In questo momento non ho altro da aggiungere. Gli impegni da parte della citta', della sindaca e del vicesindaco finora sono stati mantenuti". Quanto alle infrastrutture di Rio, "in realta' diverse erano gia' in programma, al piu' le Olimpiadi hanno fatto da volano e dato un'accelerata alle opere pubbliche promesse da molto tempo". (AGI)