R io de Janeiro - Da un lato la finale olimpica delle ultime due edizioni dei Giochi, dall'altro la sfida fra le due rivelazioni del torneo di Rio. La corsa alla medaglia d'oro del basket arriva alle battute conclusive: domani di scena le due semifinali, Spagna-Stati Uniti e Australia-Serbia, rispettivamente alle 15,30 e alle 19 locali (le 20,30 e le 24 italiane). Partito malissimo, con due sconfitte nelle prime due gare e l'incubo all'orizzonte di una precoce eliminazione, il quintetto spagnolo guidato da Sergio Scariolo si e' ripreso alla grande, ha rimesso in piedi la sua Olimpiade e ha affondato la Francia di Parker ai quarti, sfoggiando un Mirotic formato Nba. Il tecnico italiano nelle prossime ore provera' a individuare i punti deboli del Dream Team, meno da sogno rispetto ad altre edizioni viste le assenze illustri, ma in semifinale con sei vittorie su sei. E' vero che Durant e compagni hanno sofferto con Australia, Serbia e Francia, rischiando anche di perdere, ma la loro superiorita' fisica e tecnica e' tale che li rende padroni del proprio destino. Basti vedere il quarto con l'Argentina, coi sudamericani partiti sul 19-9 prima che i ragazzi di coach K decidessero di aumentare l'intensita' difensiva e cambiare marcia. Spazzata via la 'generacion dorada' di Ginobili, Nocioni, Scola e Delfino e avanti il prossimo.
Meno affascinante almeno sulla carta l'altra semifinale, ma Australia e Serbia stanno dimostrando in questo torneo di valere i primi quattro posti ai Giochi. Gli 'Aussie' hanno perso fin qui solo contro gli americani, battendo gli stessi vicecampioni del mondo nella fase a gironi per 95-80. Mills, guardia dei San Antonio Spurs, e Dellavedova, play appena passato da Cleveland a Milwaukee, sono stati i principali trascinatori assieme a capitan Andersen e Bogut, che ha da poco lasciato Golden State dopo un titolo e una finale persa per sposare la causa di Dallas. La Serbia, di contro, ha viaggiato fra alti e bassi ma e' stata la squadra piu' vicina a battere gli Usa e nel match da dentro o fuori con la Croazia non ha fallito. Djordjevic non avra' a disposizione i fuoriclasse dell'Nba ma puo' contare sui migliori giocatori dell'Eurolega, da Teodosic a Bogdanovic. Si annuncia un confronto incerto piu' che mai. (AGI)