R io de Janeiro - "Non sappiamo ancora nulla ma ci aspettiamo l'arrivo della sentenza in serata. Alex e' convinto di gareggiare sulla 20 chilometri che e' tra due giorni. Siamo molto preoccupati". Cosi' all'Agi, Giulia Mancini, storica manager del marciatore azzurro Alex Schwazer che sta attendendo in una stanza di albergo a Copacabana, lontano dai siti olimpici la sentenza da parte della Divisione ad hoc del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna che dovra' definire se potra' partecipare o meno alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, obiettivo che il 31enne di Calice di Racines si era prefissato da oltre un anno. Nessuna dichiarazione, nel rispetto di quanto imposto dagli arbitri del Tas, da parte dello staff piu' stretto di Schwazer, ossia l'allenatore Sandro Donati e i legali Brandstaetter e Tiefenbrunner.
"Il Tribunale Arbitrale dello Sport dovra' fare chiarezza sui gravi ritardi della Iaaf in tutta la procedura. Temiamo che quello di quest'oggi sia stato l'ultimo allenamento della vita di Alex". Cosi' all'Agi, Giulia Mancini, storica manger del marciatore azzurro Alex Schwazer ancora in attesa di sapere che potra' partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. L'atleta altoatesino questa mattina ha svolto un allenamento di 36 chilometri sotto la pioggia sul lungomare di Copacabana. "Alex ha fatto un allenamento bellissimo, a ritmi elevatissimi, lui e' convinto di prendere parte alla 20 chilometri", ha aggiunto la manager Mancini. (AGI)