S candalo i Giochi. Non uno, ma almeno tre, forse addirittura quattro. Il mondo si interroga inutilmente sul nuovo caso doping, e ancora per Meldonium - un farmaco che copre altri farmaci - degli atleti russi.
Ma se il Cio è stato costretto ad escludere ufficialmente la Russia dai Giochi Invernali è chiaro che la cultura doping in quel Paese è talmente vasta, antica e radicata da non poter essere estirpata in quattro e quattr’otto. E non stupitevi se succede nel Curling: provateci voi a restare concentrati per ore e giorni a “scopare” e a tirar dritta e giusta, sul ghiaccio, una boccia dietro l’altra, rimanendo in equilibrio, con migliaia di matti che ti urlano attorno, dai compagni di squadra agli spettatori.
È sport anche quello, non è un gioco, anche lì si assegnano medaglie, come ben sa Alexander Krushelnitsky, bronzo con la bella mogliettina Anastasia Bryzgalova. Che, col suo comportamento, rischia però seriamente che la Russia, presente ai Giochi con 168 atleti - terzo contingente più numeroso, dopo Canada e Usa, malgrado altri 160 non siano stati ammessi - senza la propria bandiera e con la sigla come OAR (Olympian Athletes from Russia), non sfili nemmeno alla cerimonia di chiusura con la propria bandiera (fra l’altro non ha ancora pagato la multa di 13 milioni di euro per finanziare l’antidoping…).
Scandalo è anche il seno di Gabriella Papadakis che, all’improvviso, senza malizia, spunta fuori dal vestitino appuntato male, durante l’esibizione di danza a coppie. Scandalo è l’espulsione del fidanzato del fenomeno Mikaela Shiffrion, il collega francese Mathieu Faivre: ha tradito lo spirito olimpico, la squadra, lo stare insieme. E non è scandaloso che, a fine gara, i duri contendenti dell’hockey non si stringano più la mano?
Vive la France!
Il Gangneung Ice Center si riempie spesso di tutti i 24mila posti per il pattinaggio su ghiaccio, che è uno degli sport più amati e spettacolari. Figuratevi lo choc dell’esibizione della 22enne francese di chiare origini greche Gabriella Papadakis quando il suo vestitino è caduto lasciando il seno scoperto nel bel mezzo dell’esercizio insieme al partner Guillaume Cizeron. “Me ne sono accorta subito, certo, e ho potuto solo pregare, ma certo mi ha distratto molto. È il peggior incubo di un’Olimpiade. Ma mi sono detta: “Devi continuare”. L’ho fatto, e dobbiamo essere orgogliosi, io e il mio compagno, per la bella prova che abbiamo fatto - secondi nel programma corto con 81.93 - tenendo conto delle circostanze”. Non è il primo spogliarello ai Giochi di PyeongChang, aveva aperto le “danze” Yura Min. L che, grazie alle radici coreane, insieme al partner, Alexander Gamelin, americano come lei, ha preso la cittadinanza del paese ospitante che rappresenta all’Olimpiade. In attesa del programma libero che stanotte assegna le medaglie, guidano la gara le star canadesi, Tessa Virtue e Scott Moir che fissano il nuovo record mondiale con 83.67.
La coppia italiana Cappellini-Lanotte è a poco più di un punto dal podio virtuale con 76.57, nuovo record italiano ritoccato a se stessi.
Qua la mano, no grazie!
Il comitato organizzatore dei Giochi ha annunciato altri 8 casi del norovirus, che nano portato il totale a 283, di cui 49 ancora in quarantena. Fra i più recenti, c’è il padre dell’hockeista Usa, James Wisniewski. Da cui la decisione dei dirigenti di evitare che i giocatori si stringano la mano, com’è tradizione, a fine partita, proprio evitare la trasmissione del virus. Vale solo per gli uomini, le hockeiste Usa donne continuano a stringere le mani con le avversarie, l’hanno fatto anche dopo il 5-0 alla Finlandia, che le ha portate alla finale per l’oro, mercoledì contro gli Stati Uniti, per la quinta volta in sei edizioni dell’hockey femminile olimpico.
Il gruppo è sacro: cacciato
Lo sciatore francese Mathieu Faivre, famoso come fidanzato della fenomenale collega Usa Mikaela Shiffrin, è stato rispedito in patria dal suo comitato olimpico per le aspre critiche espresse a caldo dopo il Gigante di domenica. “Rientra a casa per motivi disciplinari. Doipp la gara ha fatto delle critiche che non sono nello spirito della squadra e non sarà considerato per la gara a squadre… Sono qui per gareggiare solo per me stesso”. Commentando il sesto posto individuale alla luce del successivo impegno a squadre, il 26enne, che pure aveva contribuito all’oro coi compagni ai campionati del mondo dell’anno scorso a St Moritz, aveva detto: “Se solo sapessi che cosa penso del collettivo di gruppo…”. Poi aveva chiesto scusa, spiegando che aveva reagito così perché “disgustato del risultato individuale, ero convinto di aver sciato bene nella seconda manche e quando ho visto dov’ero finito ho avuto come uno schiaffo in faccia”. Il secondo gli è arrivato subito dopo.
Ester: no libera sci, sì snowboard
Dopo aver scritto la storia delle Olimpiadi Invernali, vincendo il superG di sci - miglior risultato personale coi due sci in 19 gare di coppa del Mondo - , la snowboardista ceca Ester Ledecka diventa anche la prima regina olimpica a disertare la successiva libera, da Diann Roffe nel 1994. Preferisce concentrarsi per il parallelo di Snowboard di giovedì, dove punta all’oro.
Due Coree, rilancio 2022
La Federhockey mondiale appoggia la proposta di un bis delle due Coree unite in un’unica nazionale di hockey donne anche all’Olimpiade del 2022. Il risultato sportivo, cioè le quattro sconfitte, realizzando appena un gol, non inficiano la virtuale medaglia d’oro in diplomazia dell’esperimento con 12 giocatrici del Nord integrate nel nucleo di 23 delle giocatrici del Sud appena due settimane prima dei Giochi.
Un bacio più che d’oro
Come digerire le brutte prove olimpiche? Il 33enne statunitense Ted Ligetydue, due ori olimpici (Torino 2006 e Sochi 2014), cinque mondiali e cinque coppe del Mondo di Gigante, mastica amaro per il 15° posto di PeyongChang, ma si rifà con “Il punto luminoso del giorno”, il figlioletto Jax, di 8 mesi, che lo bacia e lo abbraccia. Niente slalom, rientra in Europa per la coppa del Mondo.
Manuale anti-bulli
“I bulli vogliono esattamente questo: che ti difendi. E io non lo faccio, io sono sempre la stessa: sto con la schiena dritta, coi miei valori, e non ho intenzione di arrendermi. Non voglio urlare ancora una volta le mie opinioni, ma non ho cambiato idea. È dura, ma non vado sui social media, magari posto qualcosa, ma non cerco niente. Cerco sempre di ricordare che questa è gente che parla dietro un computer e non dice nulla, mentre io sto passando un bel momento, all’Olimpiade mi sto divertendo, la mia famiglia è qui e mi ama. Ovviamente, c’è qualcuno che mi odia, spera che cada da un crepaccio e muoia. Tranquilli, non lo farò. Li prendo per quello che sono, a un certo punto, ti fai una risata e chiudi dicendo che è semplicemente una cosa totalmente ridicola”. Questa è la lezione di Lindsey Vonn contro gli sciacalli del web che si stanno accanendo contro di lei, dopo le tirate contro Donald Trump. “Rappresento il popolo degli Stati Uniti, non il presidente”, aveva dichiarato a dicembre annunciando che, in caso di medaglia d’oro ai Giochi, non avrebbe fatto visita alla Casa Bianca.
Bob, secondo oro alla pari
Per la seconda volta alle Olimpiadi vengono assegnati due ori nel bob due. Il missile del Canada, Justin Kripps-Alexander Kopacz, e quello della Germania, Francesco Friedrich-Thorsten Margis, hanno infatti fissato entrambe il cronometro a 3’16”86 secondi, conquistando tutti e due il primo gradino del podio a cinque cerchi. È la terza volta che succede alle Olimpiadi: Canada e Italia avevano diviso l’oro anche nel 1998, dopo che, nel 1968, l’Italia, pur finendo alla pari con la Germania, si era vista riconoscere il gradino più alto del podio per la discesa più veloce di Monti. A PeyongChang, bronzo alla Lettonia, con Oskars Melbardis e Janis Strenga, ad appena 5/100: l’ordine d’arrivo più serrato della storia olimpica. Com’era già chiaro nelle qualificazioni, con 5 bob racchiusi in meno di 0.13 secondi. Una situazione insolita nella storia dei Giochi, ma che s’era verificata appena tre giorni fa con cinque slittini racchiusi in 0.23 secondi che si sono giocati la finali dello Skeleton donne.
In nome del fratello
All’Olimpiade ci sono storie di tutti i tipi, una delle più toccanti è quella del campione del mondo degli Aerials di Freestyle, il 23enne statunitense Jonathan Lillis, che ha gareggiato a PyeongChang con la tuta del fratello 17enne, Mikey, morto il 17 ottobre nel sonno, e a Pechino 2022 sogna di partecipare con Chris, il fratello di mezzo, atleta freestyle anche lui, al momento fermo per infortunio. Perché gareggiare alle Olimpiadi era il sogno di tutti e tre e almeno potranno viverlo in due. Il messaggio? “Devi usare i momenti positivi della vita come ispirazione e dimostrazione che puoi dare il meglio, e devi utilizzare quelli più difficili come spinta ancor più forte e come motivazione per fare il meglio che puoi”.
Medagliere, “volo” Norvegia
Undici oro, nove argenti, otto bronzi. Il salto a squadre dal trampolino grande fa sprintare la Norvegia in testa al medagliere olimpico, davanti alla Germania (10-6-4): Daniel Tande, Andreas Stjernen, Johann Forfang e Robert Johansson arrivano al totale di 1098.5 contro 1075.7 dei tedeschi e 1072.4 dei polacchi, con Kamil Stoch. Decisvo il salto finale di 136 metri di Johansson, alla terza medaglia personale, dopo il bronzo individuale nel trampolino grande e piccolo, come solo l’austriaco Gregor Schlierenzauer nel 2010. Poco prima, la Norvegia aveva vinto anche i 500 metri di pattinaggio velocità con Havard Lorentzen in 34"41 (nuovo record olimpico), con il coreano Min Kyu Cha ad appena 1/100 e il cinese Tingyu Gao a 24.
Staffette, riscatto azzurro?
Domattina, sveglia con le medaglie di Pattinaggio di coppie, della danza, e la chance di Cappellini-Lanotte. Short-track di fuoco con le padroni di casa che cercano il bis di Sochi nei 3000 metri. Halfpipe di freestyle con favorita la statunitense Maddie Bowman, olimpionica uscente che dal 2013 ha vinto 5 volte su 6 gli X Games superpipe, antagonista la compagna di squadra Sigourney. Italia a caccia di rivince nelle staffette, nel biathlon donne, con Wierer, Vittozzi, Windisch e Hofer, con chance di podio con la staffetta femminile dello short track, Fontana, Valpecina, Peretti, Maffei, con le qualificazioni dei 1000 con Ary Fontana.