AGI - Jannik Sinner conta le ore che lo separano dal rientro all'attività agonistica autorizzata dalla Wada dopo la squalifica. Il primo tennista del mondo dal prossimo 13 aprile potrà tornare ad allenarsi nei circoli professionisti, così da poter ottimizzare gli allenamenti in vista del suo rientro in campo fissato dopo il 4 maggio, ultimo giorno della sua squalifica. Potrà così tornare a giocare a partire dal prossimo 7 maggio, quando prenderanno il via gli Internazionali d'Italia di tennis.
L'attesa per il ritorno a Roma
"Non vedo l'ora di rientrare di nuovo a Roma, è un torneo speciale per me", racconta Sinner in un'intervista a Sky Sport. "Anche se allo stesso tempo è un torneo molto difficile perché rientrare a Roma, quando c'è già così tanta attenzione e adesso ancora di più, non è facile, però sto vivendo in modo tranquillo tutte le giornate. Sto facendo cose nuove, quindi sono contento", aggiunge.
Il supporto del pubblico italiano
"Mi piace giocare in Italia e l'ho fatto vedere a Torino che è un posto dove mi sento al sicuro", racconta ancora Sinner. "Il pubblico è un'arma in più perché il supporto italiano è molto importante, si sente in campo, soprattutto se sei qui e dall'altra parte c'è un giocatore italiano. Quindi è una carta sicuramente da usare", prosegue. "Ma sarà un problema o un privilegio tra un mesetto, quindi c'è ancora un po' di tempo e in questo tempo cercherò di prepararmi al meglio".
L'importanza dello stop
"All'inizio ho contato i giorni", racconta ancora parlando della squalifica, "però ogni giorno che passa il rientro si sta avvicinando, ogni giorno mi sento meglio fisicamente e mentalmente, anche se ancora manca un bel po'". Questo periodo di stop, aggiunge, rappresenta "una bella opportunità per me anche di migliorare nelle aree dove faticavo, di rientrare in una superficie dove normalmente faccio molta, molta fatica", spiega Sinner riferendosi alla terra rossa dove i più forti a suo dire sono Alcaraz e Zverev.
Il programmatore Sinner e la sorpresa sulla terra rossa
Il 'programmatore' Sinner però sta preparando una sorpresa e potrebbe dimostrare di essere il più forte anche su una superficie lenta che non è troppo congeniale al suo gioco esplosivo. "Proviamo a fare una cosa diversa e, se ci riusciamo, molto, molto bene. Altrimenti speriamo di avere altri anni per riprovarci".
Il sogno del pilota
"Da piccolo volevo diventare un pilota. Non avevamo mai soldi di farlo, quindi non ho neanche iniziato. Siamo andati adesso sui go-kart per esempio e la sera prima avevo una grande voglia di andare", rivela Sinner, convinto che la sensazione che proverà al suo rientro in campo sarà probabilmente "bellissima" e "un po' simile a quella roba lì", quando ha realizzato il sogno di correre sui kart.
Kart e non solo
In questo periodo di stop forzato al tennis, in cui confessa di non aver guardato nessuna partita in tv e di non aver affatto pensato alla classifica (che lo vedrà tornare in campo sicuramente ancora da n.1 del mondo), Sinner si è dedicato ad altri sport. Oltre al kart, racconta, "siamo usciti in bici qualche giorno dopo e anche lì avevo voglia di provare". A Roma "secondo me sarà una cosa abbastanza simile", aggiunge, "essendo comunque consapevole che sono un buon tennista. Sui go-kart non sono bravissimo e nella bici sono proprio scarso", prosegue, "però comunque è una cosa molto importante ritornare, ritrovare la voglia".
Il significato dello stop e l'importanza della famiglia
"Quando ho preso la sospensione non ho neanche pensato al tennis", spiega ancora. "Ho pensato a come passare questi mesi, con quali persone e basta". Con lo stop forzato, racconta, si è reso conto "che il tennis non è la cosa più importante", "lo sapevo già prima", dice, "però l'ho capito anche in questi mesi. Fuori ci sono delle persone a cui tengo tanto: la famiglia sarà sempre al primo posto, gli amici sono fondamentali". È bellissimo, aggiunge, "il nostro legame, stare insieme soprattutto nei momenti difficili ed è bello soprattutto trovarsi delle persone intorno di cui ti puoi fidare, con cui puoi scambiare delle idee insieme, di cui aver fiducia. Ho imparato questo in questi ultimi mesi quindi ho imparato tanto", conclude.