AGI - Nel sabato del Gran Premio del Brasile il verdeoro della sua bandiera sembra tanto assumere tinte arancio-papaya per quello che è stato un dominio quasi del tutto incontrastato della McLaren tra le curve dello storico circuito di Interlagos. La doppietta nella sprint race, alla quale non è poi seguita la qualifica per via delle forti condizioni di maltempo abbattutesi sul tracciato e decisive per il rinvio della sessione alla giornata di domani, ha comunque dato una misura parziale ma evidente della supremazia delle monoposto di Woking. L'alto livello di bilanciamento ha infatti consentito a Lando Norris e Oscar Piastri di non subire in maniera eccessiva le insidie poste in essere dal nuovo asfalto brasiliano, il quale sembrerebbe non aver migliorato le condizioni della pista, ma anzi creato nuovi avvallamenti e dossi che hanno reso la vita difficile alla maggior parte dei piloti. Condizioni, queste, che hanno determinato l'agevole vittoria nella sprint race da parte di Norris - con annesso scambio di posizione tra il britannico e Piastri -, importante se si guarda alla lotta per il titolo piloti.
Tre i punti guadagnati dallo stesso Norris sul rivale Max Verstappen che, nonostante la terza posizione sotto la bandiera a scacchi della sprint race, ha dovuto scontare una penalità di cinque secondi per l'infrazione commessa in regime di Virtual Safety Car, la quale lo ha poi posizionato dietro la Ferrari di Charles Leclerc, dunque terza in seguito a tale variazione. "Ho provato a mettere pressione su Norris, ma è stata una gara dura, specialmente considerando l'usura delle nostre gomme posteriori a fine corsa", ha commentato il monegasco in seguito a una prestazione con tanti errori, specialmente nel primo settore, dovuti proprio agli avvallamenti creati dal nuovo asfalto, al quale la SF-24 non ha reagito in maniera performante.
Leclerc che conferma dunque la sua posizione di partenza, così come Carlos Sainz, quinto al via e al traguardo, vista la troppa distanza dal gruppo di testa ma anche il distacco che lo spagnolo è riuscito a creare rispetto alla Mercedes di George Russell. "Non siamo al livello della McLaren, dobbiamo fare qualcosa per migliorare la macchina se vogliamo fare meglio domani", parola dello stesso Sainz, che ha rimandato dunque la sfida alla giornata di domenica, pur non sapendo che qualche ora più tardi non sarebbe più stato possibile scendere in pista per disputare l'ordinaria sessione di qualifiche. Le forti condizioni di maltempo abbattutesi sul circuito di Interlagos hanno infatti reso la pista impraticabile per piloti e vetture, con la Fia che ha slittato di mezz'ora in mezz'ora l'orario stimato di partenza, salvo poi rinviare definitivamente la qualifica direttamente alla giornata di domani, domenica.
"Con queste condizioni è impossibile correre, non sono adatte alla sicurezza dei piloti", ha assicurato il presidente della Formula Uno, Stefano Domenicali, che a rinvio ormai ufficioso si è pronunciato in merito alla decisione della Fia di non far scendere in pista le vetture, seguita alle tante prove su strada eseguite dalla safety car e dalla medical car, oltre alle intense operazioni di asciugatura dell'asfalto da parte degli steward, risultate poi vane. Qualifica dunque rimandata, da regolamento almeno quattro ore prima della gara, in programma per le 18:00, ora italiana, anche se le condizioni meteorologiche non sembrerebbero poter cambiare drasticamente rispetto al piovoso pomeriggio brasiliano di oggi. Nel sabato verdeoro resta dunque una forte impronta papaya, in attesa di capire se la giornata di domani, ma anche e soprattutto le condizioni meteo, possano mescolare le carte a sole quattro gare dal termine della stagione.