AGI - Sono in totale 38 i feriti negli incidenti scoppiati a Genova prima e dopo il derby della Lanterna di Coppa Italia, vinto dalla Sampdoria ai rigori. Di questi 26 sono appartenenti alle forze dell'ordine e 12 i tifosi. Tre gli ultrà arrestati: un supporter blucerchiato per resistenza a pubblico ufficiale, e due francesi arrivati da Marsiglia per il gemellaggio con i genoani che facevano parte di un gruppo di 12 fermati e identificati in Questura.
Nella notte gli scontri sono andati avanti tra Marassi e la stazione di Brignole e c’è stata anche la triste coda di un raid vandalico al Molo dell'Amicizia che a marzo era stato intitolato a Gianluca Vialli. Ignoti hanno tagliato le sciarpe blucerchiate appese alla ringhiera davanti all'altare laico che rende omaggio all'attaccante ex doriano morto nel gennaio 2023. In totale a farsi medicate per gli scontri che hanno macchiato il ritorno del derby a Genova sono stati 15 poliziotti, 11 carabinieri e 12 tifosi.
A infiammare gli animi, già molto tesi dopo mesi di aggressioni e minacce tra le due tifoserie, è stata la comparsa nella curva del Genoa, a inizio secondo tempo, degli striscioni rubati a maggio dalla sede degli Ultras sampdoriani Tito Cucchiaroni. Molti ultras blucerchiati hanno lasciato la gradinata Sud e hanno tentato di entrare nella Nord per riprenderseli. I carabinieri hanno avuto anche diversi mezzi blindati gravemente danneggiati, ha denunciato l'Unione Sindacale Italiana Carabinieri (Usic), ribadendo "la necessita' di adottare misure adeguate affinché situazioni del genere, che mettono a rischio la sicurezza di operatori e cittadini, non debbano più ripetersi".