AGI - "Ho avuto tante richieste dal mondo dello spettacolo però sono da solo e non avendo un manager che mi assiste, che mi smista, è molto pesante. Infatti ho ancora 3.000 richieste da leggere - sono davvero più di 30.00 richieste - e non so dove andare. Aspetto un manager che mi dia una mano". Rigivan Ganeshamoorthy, detto Rigi, oro paralimpico nel lancio del disco F52 e nuova star e atleta-simbolo del movimento paralimpico italiano, romano verace e di una simpatia e ironia fuori della norma, a margine della cerimonia di riconsegna del Tricolore olimpico e paralinpico al Quirinale, rivela all'AGI che sta pensando di entrare nel mondo dell'entertainment (al pari di suoi illustri colleghi come Bebe Vio o Manuel Bortuzzo).
Ancora però non ha deciso cosa fare. "Ho trovato dei manager, purtroppo però fanno dei contratti dove non sei più libero e io voglio un minimo di libertà e loro non te lo concedono" aggiunge il campione paralimpico che si schermisce quando gli si chiede se si sente un modello di riferimento. "È una grossa responsabilità essere un punto di riferimento. Io preferisco seguire la massa" aggiunge.
Classe 1999, nato a Roma da genitori dello Sri Lanka, Rigi è affetto dalla sindrome di Guillan-Barre', ha superato in una notte tre record del mondo nella categoria F52 stabilendo il nuovo primato a 27,06 metri. Primo oro per l'atletica azzurra paralimpica ai giochi di Parigi 2024, Rigi ha guadagnato una popolarità inaspettata anche per l'intervista rilasciata subito dopo la gara, caratterizzata da genuinità e ironia. E il suo "...e che devo di'" con spiccato accento della sua città a cui ha dedicato la medaglia: "Dedico la vittoria a mia madre, a mia sorella, alla Roma, ar decimo municipio, al mio vicino che mi è venuto a trovare e mi ha regalato la bandiera. L'amicizia è la cosa più bella che c'è, pure più di una medaglia. Domani se vedemo", ha detto Rigivan Ganeshamoorthy conquistato in un batter d'occhio gli utenti della rete. Dopo l'intervista a caldo ha dovuto fare un'aggiunta: "Dedico la medaglia anche alla mia fidanzata Alice...se me dimentico al ritorno a casa me fa bianco de schiaffi", ha aggiunto ironizzando anche sul colore della sua pelle.
Rigivan Ganeshamoorthy è affetto dalla sindrome di Guillain-Barre', una polineuropatia accompagnata da parestesie alle gambe e poi alle braccia, malattia comparsa nell'adolescenza che ha scoperto di avere a diciotto anni. Due anni dopo, nel 2019, in seguito a una caduta, la malattia si è aggravata e Rigi, dopo un ricovero all'Ospedale Santa Lucia di Roma, ha iniziato a giocare a basket in carrozzina. Ma non gli piaceva perché, ha raccontato, era troppo faticoso. Quindi un tentativo con la scherma (che continua a praticare), per passare poi al lancio del peso, del disco e del giavellotto.
L'anno scorso si è laureato campione italiano paralimpico di getto del peso F55 e lancio del disco F54-55. Ha già in bacheca il WR nel giavellotto (20,99) ed è 1cm soltanto sotto il WR nel getto del peso (11,74). In quanto al lancio del disco F52, a Parigi 2024 ha vinto l'oro migliorando per tre volte il record del mondo: ha lanciato a 27,06 metri, migliorando - una volta, 25,48 metri, due volte, 25,80 metri, infine tre volte: 27,06 metri - il precedente record di ben sei metri.
Rigi al Quirinale, "la fama? È una rottura"
"La vita mi è cambiata in peggio una rottura de co.-.!" Romano verace, simpaticissimo, Rigi è ormai una star. È quasi stupito di essere al Quirinale in occasione dell'udienza presso il Salone dei Corazzieri delle atlete e degli atleti azzurri vincitori di medaglia oltre a tecnici e dirigenti, guidati dal presidente del Coni, Giovanni Malago', e dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. "Per ora non è arrivato il bello della popolarità, per ora ho solo cose negative. Spero che finisca il prima possibile così poi posso riprendere il mio percorso da essere umano, tornare a uscire tranquillamente è una situazione davvero troppo pesante. Ora c'è questo movimento dietro me e io non so perché, ma io ho solo 25 anni e non mi sento certo di dare esempi - prosegue serio - presto per me per parlare di queste cose, aspetto un po' di tempo, e il tempo porterà buone risposte penso". "Il significato della medaglia d'oro ancora non ho realizzato", aggiunge.