AGI - Ottocento punti Atp in meno. Danni di immagine a parte, è il conto di quanto è costata a Sinner (che arrivava in Canada da campione in carica) la sconfitta contro Rublev nei quarti a Montreal. Il numero uno della classifica mondiale resta però suo: a Cincinnati arriva con 8770 punti e soprattutto non ha punti da difendere (lo scorso anno perse subito contro Lajovic) al contrario di Carlos Alcaraz (numero 3 del mondo con 7950 punti Atp) che perse in finale contro Djokovic: il serbo non sarà invece a Cincinnati, rinuncia che gli costerà mille punti e che metterà a rischio la sua seconda posizione nel ranking mondiale.
La battaglia per il trono mondiale si farà più interessante dal 26 agosto a New York, dove ci saranno tutti e tre. Ma sarà Sinner a partire avvantaggiato: avrà più da guadagnare che da perdere rispetto visto che agli Open Usa lo scorso anno si fermò negli ottavi, contro Sascha Zverev: avrà quindi solo 180 punti da difendere, mentre Djokovic, che vinse, rischia molto di più. Molto più pericoloso per Sinner sarà il semifinalista del 2023 Alcaraz che difenderà 720 punti e che punta a riprendersi il numero uno.