AGI - Stop al bullismo. Imane Khelif rompe il silenzio e si sfoga. In un'intervista a Sntv e AP, la pugile algerina parla di quanto accaduto in questi giorni in cui è stata presa di mira: tutto nasce dalla squalifica ai Mondiali del 2023 per un elevato tasso di testosterone che ha fatto gridare allo scandalo sulla sua presenza a Parigi ma il Cio l'ha difesa a più riprese, sottolineando che avesse tutto il diritto di partecipare ai Giochi nel torneo femminile di boxe.
Algerian boxer Imane Khelif called for an end to bullying athletes after she faced a wave of online abuse over misconceptions about her gender during the Paris Olympics. pic.twitter.com/Pl1sc5j181
— AP Sports (@AP_Sports) August 5, 2024
"Invio un messaggio a tutte le persone del mondo per sostenere i principi olimpici e la Carta Olimpica, per astenersi dal bullizzare tutti gli atleti, perché questo ha delle conseguenze, delle enormi conseguenze - le sue parole riportate dai principali media internazionali - può distruggere le persone, può ucciderne i pensieri, lo spirito e la mente. Può dividere le persone. Per questo chiedo di mettere fine al bullismo". La 25enne algerina racconta di essere in contatto con la sua famiglia, "sono preoccupati per me ma se Dio vuole tutto questo culminerà in una medaglia d'oro e sarebbe la risposta migliore". Dalla Khelif anche parole di ringraziamento per il Cio: "mi ha reso giustizia, ha mostrato la verità".