AGI - Qualche timido fischio e alcuni 'buuu' hanno accolto il debutto olimpico contro due azzurri dell'olandese Steven Van de Velde, il 29enne giocatore di beach volley condannato a quattro anni di carcere per lo stupro di una dodicenne inglese. La sua partecipazione ai Giochi è stata molto controversa e una petizione online per escluderlo ha raccolto più di 90mila firme dopo le proteste di diverse organizzazioni femministe.
In coppia con Matthew Immers, Van de Velde è stato battuto da Alex Ranghieri e Adrian Carambula per 2-1 (22-20, 19-21, 15-13) nella partita valida per il gruppo B. L'atleta olandese è stato fatto alloggiare al di fuori del villaggio olimpico e la federazione olandese gli ha vietato ogni contatto con i media.
Prima della partita disputata sotto un caldo sole ai piedi della Tour Eiffel, la lettura del nome di Van de Velde è stata salutata da un misto di fischi e applausi. Un portavoce del Cio, Mark Adams, ha spiegato che il Comitato olimpico non è del tutto a proprio agio con questa situazione ma ha osservato che "il reato risale a 10 anni fa e nel frattempo c’è stato un processo di riabilitazione e sono state previste forti misure di salvaguardia".
Il giocatore olandese nel 2014, all'età di 19 anni, aveva viaggiato da Amsterdam a Milton Keynes, in Inghilterra, dove aveva violentato una ragazzina conosciuta su Facebook. Nel 2016 era stato condannato a quattro anni di carcere ma aveva scontato appena 12 mesi prima di essere trasferito in patria. L'anno dopo era tornato all’attività agonistica. Ranghieri e Carambula torneranno in campo mercoledi' 31 luglio, alle 22, sfidando i norvegesi Mol/Sorum.