AGI - L'ex maratoneta britannica Paula Radcliffe si è scusata dicendosi "molto dispiaciuta" per aver augurato "il meglio" per le Olimpiadi a un pallavolista della nazionale olandese condannato per lo stupro di una dodicenne inglese. La gaffe riguarda Steven van de Velde che ha scontato solo un quarto della pena e ora è stato convocato con gli 'oranjè.
In un'intervista alla radio Lbc, la 50enne ex primatista mondiale aveva avuto parole di incoraggiamento per il 29enne van de Velde, al centro di una polemica proprio per la sua partecipazione a Parigi 2024: "So che ora è sposato e si è sistemato, è una cosa dura punirlo due volte, se è riuscito a cambiare la sua vita dopo la prigione ed è in grado di giocare ai massimi livelli, allora gli auguro il meglio".
"Sono mortificata di essermi espressa così male e di non aver condannato lo stupro ad alta voce", si è poi corretta con una serie di post sui social, "credo nelle seconde possibilità ma le Olimpiadi dovrebbero essere per quelli che ne incarnano gli ideali, non ho mai inteso sorvolare sul crimine commesso".
Intanto si moltiplicano gli inviti al Cio perchè intervenga sulla convocazione olimpica per Steven van de Velde in quanto invierebbe il messaggio sbagliato ai violentatori causando "danni collaterali" alle vittime di abusi sessuali. La presidente di Rape Crisis England & Wales, Ciara Bergman, ha parlato di scelta "irresponsabile" che crea "un enorme senso di impunità": "Se puoi violentare una bambina e gareggiare alle Olimpiadi, malgrado la dichiarazione degli atleti che si impegnano a essere dei modelli, questo è sconvolgente".
Bergman ha messo in guardia sulle conseguenze per la vittima: "C'è sempre un impatto ma ogni atto di violenza contro donne e bambine è un atto di violenza contro donne e bambine è un atto contro la società. Ha un impatto collaterali su tutte le altre donne e bambine".