AGI - Il Tour de France parte per la prima volta dall'Italia: domani prende il via da Firenze la 111ma edizione con la presenza di tutti i big. I favoriti sono lo sloveno Tadej Pogacar, a caccia di un'accoppiata con il Giro che manca dal Marco Pantani del 1998, Jonas Vingegaard, Remco Evenepoel, Primo Rogli, Mathieu van der Poel e Wout van Aert.
Finora il Tour era partito per 25 volte dall'estero ma mai dal Bel Paese, che stavolta viene omaggiato in ben quattro tappe in questo 'Grand Depart', come è stato chiamato parafrasando il Grand Tour che i viaggiatori europei facevano in Italia: la prima da Firenze a Rimini, la seconda da Cesenatico a Bologna, la terza da Piacenza a Torino e la quarta che partirà da Pinerolo per arrivare a Valloire, in Francia. Senza contare che l'arrivo il 14 luglio non sarà a Parigi ma a Nizza, la città francese con più italiani.
"C'è una forte coesione tra Italia e Francia e tra i loro territori", ha osservato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in conferenza stampa, "e la partenza del Tour de France da Firenze è il consolidamento di un rapporto tra la Toscana e la Francia". "E' una grande occasione per mostrare al mondo la forza dei nostri due Paesi" e dimostra "la capacità di lavorare insieme", ha sottolineato l'ambasciatore francese in Italia, Martin Briens. Sarà anche l'occasione per rendere onore a tre protagonisti italiani del Tour: Bartali, Coppi e Pantani, oltre al centenario del trionfo di Ottavio Bottecchia, primo italiano a conquistare il Tour nel lontano 1924.
La corsa ciclistica a tappe più prestigiosa al mondo quest'anno farà da antipasto alle Olimpiadi che si apriranno a Parigi appena una decina di giorni dopo la fine della Grande Boucle. In totale il Tour si snoderà lungo 3.492 chilometri in tre settimane, di cui molti in salita tra Alpi, Pirenei e Massiccio Centrale. Il 25enne Pogacar vuole consolidare il suo ruolo di numero uno e punta a vincere il suo terzo Tour dopo aver dominato l'ultimo Giro d'Italia chiuso con quasi dieci minuti di vantaggio sul secondo classificato.
Il suo Uae Team Emirates è pronto a scortarlo con Joao Almeida, Adam Yates e Juan Ayuso, ben più di semplici gregari. Eccellente anche il Team Visma-Lease a Bike che sostiene il danese Jonas Vingegaard, l'altro grande favorito che ha preceduto proprio lo sloveno nelle ultime due edizioni della Grande Boucle da lui vinte. E' un altro campione completo in grado di vincere sia in salita che nelle cronometro ma resta l'incognita degli strascichi della caduta del 4 aprile al Giro dei Paesi Baschi, in cui si era rotto la clavicola, diverse costole e gli si era perforato un polmone.
Tra i suoi gregari non avrà lo scalatore Sepp Kuss, fermato dal Covid. Il terzo incomodo può essere un altro sloveno, il 34enne Primo Rogli, fresco vincitore del Giro del Delfinato: ha vinto il Giro nel 2023 ma ha solo sfiorato il Tour nel 2020, quando fu beffato da Pogacar nell'ultima cronometro in salita. Un altro outsider è il 24enne belga Remco Evenepoel, iridato in linea nel 2022 e a cronometro nel 2023.
Otto gli italiani al via: i più attesi sono Alberto Bettiol (Ef), fresco campione d'Italia, e Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che l'anno scorso vinse la maglia a pois e che nel 2019 è stato per due tappe l'ultimo italiano a indossare la maglia gialla. Gli altri sono Luca Mozzato nell'Arkea, Davide Ballerini e Michele Gazzoli nell'Astana, Matteo Sobrero (Red Bull-Bora), Gianni Moscon (Soudal) e Davide Formolo (Movistar).