AGI - "È una delle partite più importanti della mia carriera. Ne ho vista tante, ma questa è una partita che può determinare una delle storie da raccontare". Il ct azzurro Luciano Spalletti in conferenza stampa racconta la vigilia del match contro le "furie rosse" di Luis de la Fuente. "Domani con la Spagna noi tenteremo di andare a fare la partita. Bisogna essere bravi a sapere quando fare cambi di velocità per portare a casa quel vantaggio che ci siamo procurati con l'inizi dell'azione. Quando siamo davanti al portiere siamo già a dama. Anche se poi bisogna fare gol. Cosa difficile perché sempre di emozione, opportunità, coraggio bisogna parlare"
"Quando gioco un Europeo sono tutte finali, tutti derby - spiega ancora il ct - sono partite che non ricapiteranno più. Do il massimo dell'attenzione. Noi tenteremo di rifare la stessa partita fatta con l'Albania - aggiunge - vogliamo misurarci con una squadra forte come la Spagna per vedere il nostro livello di calcio. Cerchiamo sempre di fare un calcio propositivo, fatto di possesso palla. Se si dà il pallino in mano agli avversari se ne esce male e cerchiamo di comandare il gioco".
"Rispettiamo la Spagna ma non sopravvalutiamola"
"Mi preoccupa di più per domani il livello di calcio che dobbiamo proporre noi. Tutto dipende dal livello nostro. Poi è chiaro che la Spagna sa fare cose importanti e che qualche volta dovremo subire, ma le intenzioni devono essere quelle giuste. Abbiamo rispetto, ma non dobbiamo pensare che la Spagna sia più forte di quello che è", avverte l'allenatore toscano, "la Spagna gioca un buon calcio, ma non è l'unica; questa nazionale verticalizza un po' di più del passato, ma dipende anche chi gioca. Morata è il più bravo ad attaccare in profondità. È uno che corre moltissimo. Anche Yamal è cosi'".
"Dobbiamo mettere a posto delle cose, ma siamo sulla buona strada", ha proseguito, "abbiamo preso qualche ripartenza di troppo, in generale, mettendo anche le qualificazioni. Il tentativo di pressare lo abbiamo fatto sempre, anche col rischio di lasciare spazio alle spalle. C'è da mettere a posto quella cosa, c'è differenza di tempi di reazione che devono essere più coperti e mantenere sempre il comportamento da squadra. Dobbiamo essere veloci e cercare di togliere alla Spagna quella qualità con cui ti portano in giro per il campo".
Sporcare il vestito buono
"Noi siamo vestiti da Giorgio Armani ed è conosciuto in tutto il mondo. Domani si va lì con lo stesso abito cercando di essere noi stessi. Dobbiamo avere la voglia matta di fare la partita e misurarci con una delle scuole calcio pià forti del mondo. Non vogliamo uscire col rimpianto di non aver fatto le nostre cose. Andiamo vestiti bene ma disposti a sporcarci gli abiti se ce ne fosse bisogno".
In quanto al rigorista della nazionale, il ct spiega: "Abbiamo Scamacca, Retegui, Barella, Di Marco, Calafiori, Jorginho... Di rigoristi ne abbiamo tanti. Quando poi si va a battere il rigore c'è sempre chi non se la sente".