AGI - Jannik Sinner si è materializzato al Roland Garros e sui social è esploso il giubilo: Jannik è parso sereno e anche se non ha forzato al massimo durante la quasi ora e mezza di allenamento sarà ai nastri di partenza dell'Open francese: l'ufficialità arriverà venerdì in conferenza stampa ma intanto l'ha anticipata il suo agente.
Una grande notizia per le moltitudini di fans che ormai Sinner annovera non solo in Italia: specie perché, come già emerso dopo gli ultimi esami, la sua anca destra non ha lesioni che potrebbero causare un dolore destinato a cronicizzarsi e dunque il prosieguo della stagione (e della carriera) dovrebbero essere al sicuro.
La domanda che moltissimi si pongono è tuttavia un'altra: visto che le possibilità che Sinner diventi numero 1 al mondo dopo lo Slam parigino sono comunque elevatissime (è sufficiente che Djokovic non vinca a Ginevra e non arrivi in semifinale se invece s'imporrà nel torneo svizzero) chi glielo fa fare di impelagarsi nel faticosissimo torneo del Bois de Boulogne? Potrebbe riposare e presentarsi ad Halle per iniziare nella migliore delle condizioni la stagione sull'erba: a Wimbledon difenderà i punti della semifinale 2023 mentre a Parigi sostanzialmente non perderà nulla dato che l'anno scorso uscì al secondo turno per mano di Altmaier. C'è una risposta e riguarda la stagione nel suo complesso. Sinner si trova oggi in condizioni difficilmente ripetibili da qui a dicembre per diventare numero 1 al mondo: fatto non solo di prestigio che, presumibilmente, gli frutterebbe introiti ancora superiori da parte dei suoi sponsor. L'unico ad impedire la sua ascesa sarebbe Djokovic se si verificassero le situazioni Ginevra-Parigi.
Alcaraz è al rientro dopo un lungo stop. E quindi per Jannik è meglio non rischiare. E soprattutto: nella seconda parte di stagione, da agosto in poi, Sinner difenderà una marea di punti e in quelle circostanze sarà già tantissimo se eguaglierà quanto compiuto l'anno scorso. Per contro i suoi avversari potranno facilmente migliorarsi e questo potrebbe rendere estremamente difficoltosa l'ascesa al trono del rosso di Sesto Pusteria. Ecco perché giocare al Roland Garros rappresenta per l'azzurro non un capriccio o il frutto di un'ansia da conquista; ma l'esigenza dettata da un piano strategico che ha più di un perché. Senza dimenticare che fra un paio di mesi Sinner sarà anche impegnato col torneo olimpico che si svolgerà sugli stessi campi dell'Open di Francia: un po' di allenamento in più su quella stessa terra non potrà fargli che bene.