AGI - Saluta amaramente Roma Novak Djokovic. Il numero uno del mondo è crollato al terzo turno del singolare maschile degli Internazionali d'Italia, torneo Atp Masters 1000, con oltre nove milioni di euro di montepremi, in corso sulla terra rossa del Foro Italico. Il serbo, primo favorito del tabellone, sei volte vincitore nella capitale, è stato sconfitto nei sedicesimi di finale dal cileno Alejandro Tabilo, numero 32 del ranking internazionale e 29esima testa di serie del seeding, col punteggio di 6-2 6-3. Altri risultati. Terzo turno: Thiago Monteiro (Bra) b. Miomir Kecmanovic (Srb) 6-2 4-6 7-6 (6); Karen Khachanov (Rus, 16) b. Francisco Cerundolo (Arg, 20) 6-2 6-4.
"Oggi ero completamente fuori. Congratulazioni al mio avversario, era la prima volta che lo affrontavo ed è un ottimo giocatore, davvero di qualità. Ha fatto una partita senza sbavature mentre io non sono riuscito a trovare le giuste sensazioni in campo, a essere sincero, nel colpire la palla". Novak Djokovic commenta così a freddo la sconfitta clamorosa al terzo turno degli Internazionali Bnl d'Italia di tennis per mano di Alejandro Tabilo, cileno di quasi 27 anni, 10 meno del serbo, numero 32 del mondo.
Una sconfitta clamorosa anche nel punteggio (6-2 6-2 per il cileno) che inevitabilmente fa pensare che l'incidente della borraccia che ha colpito il serbo sulla testa alla fine del match di venerdi' abbia in qualche modo avuto delle conseguenze.
"Non lo so, a essere sincero. Devo verificarlo - commenta Djokovic - l'allenamento è stato diverso. Ieri mi sono allenato con calma. Non ho sentito nulla, ma non mi sentivo nemmeno allo stesso modo. Oggi, in condizioni di forte stress, è stato piuttosto brutto, non in termini di dolore, ma di equilibrio. Non c'era coordinazione, ero un giocatore completamente diverso da quello di due sere fa". Colpa dell'incidente quindi? "Potrebbe essere - ammette - non lo so, devo fare dei controlli medici".