AGI - Jannik Sinner è padrone del suo destino: stasera alle 21 (ora italiana) in ballo non c'è solo la finale del Miami Open. Ci sono anche il terzo trofeo da conquistare in questo primo scorcio del 2024 (dopo lo Slam degli Australian Open e il 500 Atp di Rotterdam) e, soprattutto, il secondo posto nel ranking mondiale, risultato mai raggiunto da un tennista italiano. Sul suo cammino troverà un 'ringiovanito' Grigor Dimitrov, il bulgaro ex numero 3 del mondo, ora 12esimo un classifica che, a dispetto dei suoi 32 anni (a maggio diventano 33), ha eliminato a sorpresa lo spagnolo Carlos Alcaraz (attuale n.2) e il tedesco Alexander Zverev (n.5).
Dimitrov, che lo scorso gennaio ha vinto a Brisbane (in Australia) interrompendo una lunga astinenza che durava dalle Finals di Londra del 2017, è fermo alla conquista del Masters 1000 di Cincinnati nel 2017: l'essere approdato in finale (la terza in carriera di questa categoria) già di per sè gli consente di entrare nella Top 10. In questo momento, Dimitrov è uno dei tennisti più in forma, con il suo rovescio a una mano che spiazza gli avversari. Sono tre i precedenti con Sinner: il primo incrocio, a Roma nel 2020, vide il bulgaro festeggiare in tre set; nel 2023, però, Sinner vinse prima a Miami (nei sedicesimi) in due set e poi nei quarti a Pechino. Per quanto riguarda il 22enne altoatesino, è la terza volta di una finale del Masters 1000 di Miami: nel 2021 fu sconfitto dal polacco Hurkacz, lo scorso anno proprio da Medvedev. Ecco, ma se il Sinner che sfiderà Dimitrov è quello che in semifinale ha lasciato tutti a bocca aperta a cominciare dal russo (liquidato in un'ora e 9 minuti di gioco), allora non ci resta che aspettare qualche ora per festeggiare la vittoria dell'azzurro numero 22 (su 23 incontri) quest'anno.