AGI - Pazzesco, stratosferico, micidiale: ogni aggettivo è buono per definire Jannik Sinner che ha impiegato poco più di un'ora per liquidare in due set (6-1, 6-2) il russo Daniil Medvedev e conquistare la finale del Masters 1000 di Miami.
Il 22enne altoatesino non ha sbagliato davvero nulla, complice evidentemente la giornata storta dell'avversario che non è mai entrato in partita. Chi si aspettava una rivincita più combattuta della finale degli Australian Open, il primo Slam portato a casa da Sinner lo scorso gennaio, è rimasto deluso. Lucido, spietato, a tratti cinico, l'azzurro, che è terzo nella classifica ATP, ha letteralmente umiliato il numero 4 al mondo. Adesso Jannik incontrerà in finale Grigor Dimitrov. Il bulgaro 32enne numero 12 della classifica Atp, che dopo aver battuto ai quarti lo spagnolo Carlos Alcaraz, ha sconfitto la notte scorsa il tedesco Alexander Zverev (numero 5) per 6-4, 6-7 (4/7) e 6-4, guadagnandosi l'opportunità di vincere il suo secondo trofeo Masters 1000, dopo quello conquistato nel 2017 a Cincinnati.
Con una partita perfetta Sinner ha centrato la sua terza finale al secondo ATP Masters 1000 stagionale (combinato con il quarto WTA 1000 del 2024) che si sta avviando alla conclusione sui campi in cemento dell'impianto dell'Hard Rock Stadium, la casa dei Miami Dolphins, in Florida. Per l'azzurro si tratta della quarta finale da "1000" in carriera: ha perso quelle giocate proprio a Miami nel 2021, battuto dal polacco Hurkacz, e nel 2023, stoppato da Medvedev, mentre ha vinto quella di Toronto 2023, superando De Minaur.
Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), in semifinale ha liquidato in appena un'ora e nove minuti di partita il campione uscente, n.4 del ranking e 3 del seeding, infilando il 21esimo successo stagionale su 22 partite disputate. Per l'azzurro sarà la 16esima finale in carriera, la quarta in stagione: 12 i trofei nella bacheca dall'altoatesino, due - Australian Open e Rotterdam - conquistati proprio in questa prima parte di 2024.
"Mi sono sentito benissimo in campo, in genere più vai avanti nei tornei e più ti senti a tuo agio. Sono contento, lui ha fatto tanti errori e io ne ho approfittato - ha spiegato a caldo il fuoriclasse italiano - Mi aspettavo una partita durissima, mi avesse breakato all'inizio del primo o del secondo set, sarebbe andata diversamente. In finale spero di giocare bene: è un torneo importante, se lo vinco bene, sennò avrò altre chance".
In caso di trionfo in finale, l'altoatesimo salirebbe al n.2 del ranking Atp scavalcando Alcaraz, eliminato nei quarti.