AGI - La Lazio, orfana del dimissionario Sarri, ritrova la vittoria sul campo del Frosinone, battuto per 3-2 e, seppur a distanza, continua a coltivare speranze europee mentre, per la squadra di Di Francesco, è notte fonda per un successo che manca ormai da fine gennaio e l'incubo retrocessione sempre più presente. E' il Frosinone a fare la partita fin dall'avvio, tanto da avere subito una grande occasione di testa con Cheddira che si divora il vantaggio.
E' solo questione di minuti perchè la squadra di Di Francesco si riscatta subito; stavolta è Lirola a colpire con la fronte, ma il risultato è nettamente diverso visto che la palla si insacca vicino al palo alle spalle di Mandas per il vantaggio dei padroni di casa. La Lazio non riesce a reagire, ma il lampo che rida' vita alla squadra di Martusciello lo firma Zaccagni; l'esterno, servito da Guendouzi in area, si fa trovare tutto solo a due passi da Turati beffandolo d'interno sinistro segnando il gol vale il pareggio con il quale le due squadre vanno all'intervallo. La ripresa inizia con una Lazio diversa, piu' vogliosa.
Ma è con i cambi che Martusciello lascia il segno: punizione di Luis Alberto in mezzo, Castellanos, al primo pallone dal suo ingresso al posto di Immobile, svetta di testa battendo Turati per la seconda volta e completando cosi' la rimonta. Il gol galvanizza la Lazio, Turati deve fare gli straordinari prima su Castellanos, poi su Luis Alberto. Il gol, pero', è nell'aria e arriva puntuale ancora con l'argentino che, dopo la respinta del palo sulla girata di Casale, non deve fare altro che appoggiare nella porta vuota.
Quando sembra finita, pero', è Cheddira, su assist di Okoli, a riaprire la contesa. è l'ultima emozione di un match che riconsegna una Lazio viva a riassaporare il gusto della vittoria e un Frosinone bello, ma non ancora cinico come si richiede a una squadra invischiata nella zona retrocessione.