AGI - Prima vittoria per l'Italrugby del ct Quesada nel Sei Nazioni 2024. Dopo le sconfitte con Inghilterra e Irlanda e il pareggio con la Francia, Lamaro e compagni rompono il ghiaccio allo Stadio Olimpico di Roma, superando per la quarta giornata del Torneo la Scozia per 31-29 in uno Stadio Olimpico tutto esaurito da tempo, con 15 mila tifosi scozzesi nel settore ospiti. Presente anche la premier Giorgia Meloni, ospite nel palco della Federugby.
Gli azzurri passano al 1' con una punizione di Garbisi per poi subire le mete di Fagerson (5'), Steyn (7') e Schoeman (29'), quest'ultima unica non trasformata da Russell. Per l'Italia, meta di Brex (14') traformata da Garbisi, poi i piazzati dello stesso kicker e Page-Relo che fissano lo score del primo tempo sul 22-16 per i britannici.
Nella ripresa, gli azzurrini firmano un capolavoro: meta di Lynagh (44') non trasformata da Garbisi, che poi mette i 2 punti aggiuntivi sulla marcatura di Varney (56') per un parziali di 12-0 che equivale al sorpasso (28-22). Al 72' Garbisi è ancora puntuale dalla piazzola (31-22). Nel finale, meta scozzese di Skinner trasformata che tiene in vita il match sino alla conclusione: gli azzurri fanno festa per 31-29. L'Italia chiuderà il suo Sei Nazioni sabato 16 marzo in Galles.
Quesada: "Una giornata bellissima"
"Sapevamo che la Scozia era fortissima, non abbiamo avuto fortuna con la prima meta, poi è stato duro incassare le altre due ma non abbiamo mai mollato grazie al cuore e alla difesa. Sono felice per i giocatori, che fanno un lavoro incredibile e meritano tanto questo momento. Dobbiamo continuare così, ma per la squadra è una bellissima giornata". Il ct dell'Italrugby, Gonzalo Quesada, non può che essere soddisfatto per la prima vittoria degli azzurri nel Sei Nazioni 2024, ottenuta all'Olimpico contro la Scozia.
"Avevo detto che questa squadra avrebbe fatto parlare di sé - prosegue il coach argentino a Sky - Possiamo migliorare ancora e spero si possa fare un passo un più, questa squadra ha l'opportunità di fare ciò che non ha mai fatto. In Galles sarà durissima, ma ora dobbiamo festeggiare".