AGI - Fumata azzurra per Luciano Spalletti: il 64enne tecnico toscano è il nuovo ct della Nazionale italiana con un contratto fino ai mondiali in Usa, Canada e Messico del 2026.
L'annuncio è arrivato cinque giorni dopo le dimissioni a sorpresa di Roberto Mancini, in una settimana segnata dalle polemiche per la clausola dell'addio al Napoli che secondo Aurelio De Laurentiis richiederebbe il pagamento di una penale anche se la nuova panchina è quella dell'Italia.
L'accordo è stato raggiunto in un incontro fra l'ex allenatore di Udinese, Roma, Inter e Napoli e il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che poi è stato il primo a dargli il "benvenuto": "La Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli azzurri".
"Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l'Italia nei prossimi mesi", ha assicurato.
La clausola da pagare
L'incarico parte il primo settembre, anche se resta da capire cosa accadrà sul fronte clausola: di certo c'è solo che Spalletti non intende pagarla al club che ha guidato allo scudetto e un accordo andrà trovato o si rischia di finire alle carte bollate.
La presentazione del nuovo ct è fissata per inizio settembre, forse il 4, in occasione del raduno per le sfide in casa con la Nord Macedonia e a Milano con l'Ucraina per la qualificazione agli Europei.
A contratto fino agli Europei
Il nuovo ct deve subito far riscattare gli azzurri dopo lo scivolone in casa con l'Inghilterra al debutto e soprattutto vanno scacciati i fantasmi che aleggiano sull'Italia dopo la maledetta esclusione dai mondiali proprio per mano della Nord Macedonia.
Per il tecnico di Certaldo c'è un orizzonte di tre anni con gli Europei 2024 in Germania e i mondiali 2026 in Nord America per conquistare l'Italia e rilanciare l'azzurro, dimostrando che il trionfo agli Europei di Wembley non fu solo una parentesi nel grigiore degli ultimi 15 anni.