Dopo calcio e golf, l'Arabia Saudita vuole diventare la mecca del cricket
AGI - C'è anche il cricket nella 'Vision 2030' con cui l'Arabia Saudita punta a rilanciarsi come una potenza economica capace di spaziare dal petrolio a nuovi settori come sport e turismo. Dopo il calcio, con i maxi-investimenti per reclutare campioni dall'Europa, e il golf con il nuovo circuito Liv capace di strappare un'intesa al tradizionale Pga Tour, la nuova frontiera potrebbe essere lo "sport dei gentiluomini" che con due miliardi mezzo di appassionati è secondo solo al calcio a livello globale.
Il regno wahabita ospita sei milioni di immigrati provenienti da Paesi in cui si gioca a cricket e vanta già 149 squadre che lo praticano da ottobre ad aprile. Il salto di qualità è arrivato dalla proposta della Saudi Arabian Cricket Federation di creare una Super Lega con il sistema delle franchigie stile Nba, per quello che il Guardian ha definito come "potenzialmente il torneo Twenty20 (il format classico del cricket, ndr) più lucrativo al mondo".
Ci sono già stati contatti con la Indian Premier League (Ipl), il più importante campionato asiatico, che in futuro potrebbe aprire alla presenza di propri giocatori in altri circuiti. Il presidente della federazione internazionale (International Cricket Council), Greg Barclay, ha osservato che i sauditi "sono determinati a investire nello sport e, data la loro presenza nella regione, il cricket appare come una scelta ovvia".
L'idea è di replicare in piccolo nei prossimi anni il boom del calcio saudita, il cui campionato, la Roshn Saudi League, è partito l'11 agosto dopo una faraonica campagna acquisti che ha attirato nel regno campioni come Karim Benzema, Marcelo Brozovic, N'Golo Kantè e Kalidou Koulibaly con i diritti tv che sono stati acquistati da 170 Paesi.
La geografia aiuta Riad, posta a metà strada tra la Gran Bretagna e l'Asia dove il cricket è popolarissimo nelle ex colonie di Sua Maestà come Bangladesh, India, Sri Lanka e Pakistan. Come accaduto per calcio e golf, si punterebbe a reclutare i migliori giocatori in giro per il mondo a suon di petroldollari del Pif, il fondo sovrano saudita, per trasformare questo Paese desertico nella nuova mecca dello sport.
A questo scopo il 6 agosto è stata istituita la SRJ Sports Investments, una società di investimento che dovrà accelerare lo sviluppo del settore sportivo in Arabia Saudita, in Medio Oriente e in Nordafrica promuovendo la realizzazione di infrastrutture, la crescita degli atleti e iniziative di marketing.
Il volano possono essere proprio i nuovi impianti che farebbero dell'Arabia Saudita una sede attraente per ospitare eventi nazionali e internazionali di cricket. Del resto si gioca a cricket anche in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e nei Caraibi anglofoni, Paesi da cui potrebbero arrivare nel regno atleti, squadre e tifosi.
La lezione del calcio saudita vale anche per il marketing e la promozione, con il massiccio ricorso alle piattaforme digitali e agli influencer per allargare la base di appassionati e far conoscere il cricket saudita anche al di fuori dei tradizionali confini del Commonwealth.