AGI - Jannik Sinner, 22 anni mercoledì prossimo, da San Candido, ha vinto il torneo Master 1000 di Toronto, battendo in finale l'australiano Alex De Minaur col punteggio di 6-4/6-1 in meno un'ora e 20 minuti di gioco. Per il tennista altoatesino, nuovo numero 6 della classifica Atp, è la prima vittoria in uno dei massimi torneo del circuito.
Una vittoria meritata, in una competizione che ha visto la partecipazione di tutti i primi dieci giocatori del mondo (eccezion fatta per Novak Djokovic), sebbene sul suo cammino sul cemento canadese non ne abbia incontrato nemmeno uno questa settimana.
Il tennista azzurro è apparso anche stasera concentrato già dai primi scambi, teso ma non contratto, capace di aggredire subito il servizio dell'avversario e soprattutto abile a non lasciarsi sfiancare dal 'muro' australiano. Bravissimo nel ribattere ogni palla senza perdere terreno, De Minaur. Oggi il rischio era quello di non riuscire a sfondare nel palleggio e commettere qualche errore di troppo per la fretta. Invece Sinner è stato bravo nel 'subire' la resistenza di De Minaur, senza stancarsi e continuando a comandare lo scambio in attesa di poter giocare il colpo vincente. Aveva davanti uno dei migliori 'ribattitori' del circuito e l'impresa di scardinare la trincea nemica non era semplice. Nel primo set Sinner ha perso due volte il servizio, ma lo ha tolto in tre occasioni all'avversario.
Musica diversa nel secondo set, dove la resistenza di De Minaur è sembrata meno granitica e impeccabile. Il tennista italiano ha mantenuto alta la pressione sul palleggio, utilizzando più spesso il contropiede per tirare in vincente con il dritto. La velocità degli scambi si è leggermente abbassata e questo ha sfavorito il piccolo tennista di Sydney, classe 1999, costretto suo malgrado a fare lui più gioco invece di appoggiarsi sulla palla dell'avversario, cosa che sa fare come pochi nel circuito. Gli errori gratuiti sono aumentati, e per Jannik Sinner è stato un gioco da ragazzi arrivare rapidamente in fondo, grazie a due break e a nessun servizio perso. Nel secondo set in cui la differenza di classe e tecnica tra i due amici e compagni di doppio è apparsa netta e inconfutabile.
Con la vittoria su De Minaur, Sinner sale al n.6 della classifica Atp superando così, nella graduatoria degli italiani che meglio si sono classificati da quando il tennis è diventato open, Corrado Barazzutti che al massimo ha raggiunto la settima posizione mondiale. E si porrà alla pari di Matteo Berrettini che la sesta posizione del mondo l'ha raggiunta a inizio 2022. Più in alto di lui si è issato solo Adriano Panatta che ha raggiunto la quarta posizione mondiale ad agosto del suo indimenticabile 1976.
La sesta posizione mondiale gli consentirà anche la consapevolezza di essere almeno n. 8 qualora le cose a Cincinnati (altro Master 1000 cominciato oggi) andassero malissimo: il che comunque vorrebbe dire per lui avere la certezza che allo Us Open non dovrà affrontare un top 4 prima dei quarti. Il che non è poca cosa.
Con la vittoria di oggi il tennista di San Candido diventa anche numero 4 della Race, la graduatoria calcolata sui soli risultati dell'anno solare che stabilisce chi accede alle Final di Torino in programma novembre. Il che significa che a meno di eventi impronosticabili già oggi ha staccato tre quarti di biglietto per il capoluogo piemontese. Dove potrebbe arrivare con una condizione mentale assai più fresca di quella di molti suoi colleghi d'avventura.
(ha collaborato Antonella Piperno)