AGI - Le calciatrici che partecipano ai mondiali in Australia e Nuova Zelanda guadagneranno in media un quarto rispetto ai colleghi maschi che a novembre presero parte ai mondiali in Qatar: è quanto emerge da uno studio pubblicato dalla Cnn. Il rapporto è di 25 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini ma si tratta comunque di un notevole miglioramento rispetto ai mondiali del 2019 svoltisi in Francia, quando il rapporto era di 8 centesimi per ogni dollaro guadagnato dai calciatori nel 2018 in Russia.
Lo studio è basato sui dati forniti dalla Fifa e dal sindacato mondiale dei calciatori, Fifpro. A giugno proprio la federazione mondiale ha annunciato che 49 milioni di dollari dei 110 milioni complessivi di montepremi del mondiale femminile andranno direttamente alle calciatrici con almeno 30mila dollari per ogni partecipante e 270mila per ogni calciatrici della squadra che vincera' il torneo. Il resto sarà suddiviso tra le federazioni partecipanti che decideranno se, e in quale percentuale, una parte dei soldi verrà ripartita tra le calciatrici. Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha annunciato che l'obiettivo è arrivare a un'equiparazione dei premi tra calciatori e calciatrici per i mondiali del 2026 e 2027. La crescita del movimento femminile è attestata anche dalle previsioni di audience per questo mondiale in Oceania: si parla di un miliardo di telespettatori. Il tema delle disparità salariali resta molto sentito dalle calciatrici: dalla Giamaica al Canada, dal Sudafrica alla Spagna, tante nazionali sono arrivate al mondiale con un contenzioso aperto con le proprie federazioni.