AGI - Un passo di marcia dopo l'altro. Un chilometro dopo l'altro inseguendo due grandi sogni: il doppio oro ai prossimi Mondiali di Budapest, 20 e 35 chilometri, e confermarsi campione olimpico della distanza più corta nel 2024 a Parigi. Massimo Stano, il marciatore pugliese che per amore si è convertito all'Islam, in un'intervista con l'AGI parla dei suoi obiettivi.
"Sto lavorando per doppiare ai Mondiali, voglio vincere un doppio oro, 20 e 35 chilometri, il mio desiderio era quello di farlo unitamente alla 50 ma ora quella distanza non c'è più", dice l'atleta delle Fiamme Oro che poi precisa, "tutto è finalizzato alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno dove punto a confermare l'oro".
COSA-HAI-FATTO MASSIMO STANO?!?!
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) August 5, 2021
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Obiettivo Olimpiadi a Parigi
Parlando dell'appuntamento a cinque cerchi Stano aggiunge, "immagino che dopo Budapest non vedremo più la 35 km e tutto sarà spostato nella staffetta mista che, però, non sappiamo ancora come sarà". Ai Giochi del prossimo anno verrà introdotta la 'maratona della marcia', ovvero due marciatori, un uomo e una donna, che percorreranno due frazioni a testa.
"Guardo a questa gara in maniera egoistica e dico che l'Italia è imbattibile perché assieme ad Antonella (Palmisano, oro olimpico in carica, ndr) è difficile che non saliamo sul podio, nel mondo è difficile trovare un uomo e una donna forte, certo Cina, Spagna e Giappone non staranno a guardare ma noi siamo l'Italia", ha affermato Massimo che vive assieme alla famiglia Ostia e che solo raramente scende nella sua Palo del Colle.
L'importanza della conversione
Parlando con l'AGI, Stano racconta il cambio di religione. "Devo dire che la conversione all'Islam mi ha aiutato a livello sportivo e poi pregare cinque volte non mi pesa - dice il campione azzurro, papà di Sophie nata due anni e mezzo fa dalla relazione con Fatima Lotfi, ex mezzofondista diventata marciatrice -. Il ramadan all'inizio mi sembrava impossibile conciliarlo con la pratica sportiva, ero scettico, ho voluto provare e sono riuscito".
Poi entra nel dettaglio: "nella mia vita da atleta ho viaggiato tanto, ho avuto la fortuna di conoscere nuove culture, mi sono affezionato a una donna islamica ma per sposarci la condizione era la mia conversione e per questo mi sono interessato alla religione, mi è piaciuta, e' molto simile al cristianesimo, ci sono differenze ma siamo sulla stessa linea, noi abbiamo Maometto".
L'allievo di Patrizio Parcesepe detiene un primato personale di 1 ora 17'45 sulla 20 km, di 2 ore 23'14 nella 35 km (è anche record europeo) e di 38'28"05 nei 10.000 metri su pista.
"Ai Mondiali nella 20 km siamo in quindici papabili per il podio, dai giapponesi Ikeda e Yamanishi agli spagnoli Alvaro Martin e Diego Garcia Carrera ma anche nella 35 gli avversari non mancheranno", conclude Stano cresciuto con il 'mito' di Ivano Brugnetti, il campione olimpico della 20 km ad Atene 2004.