AGI - La Mecca del calcio è in Arabia Saudita, almeno per ex Palloni d'Oro e campioni a fine carriera: Karim Benzema ha firmato un contratto triennale per i neo-campioni dell'Al Ittihad di Gedda e raggiunge quindi Cristiano Ronaldo che sfiderà nel sentissimo derby con l'Al Nasrr di Riad.
Il 35enne attaccante francese del Real Madrid, club per cui ha segnato 354 gol contribuendo alla conquista di 25 trofei, potrebbe aprire la strada ad altri arrivi illustri nel regno wahabita. Il più atteso, ovviamente, è Lionel Messi, ambasciatore del turismo saudita dal 2022 ma ancora indeciso tra la nostalgia di Barcellona e i petroldollari dell'Al Hilal (si parla di un contratto da 400 milioni di euro).
Nella Saudi Pro League potrebbe sbarcare un intero 'dream team' di glorie più o meno vecchie: ci sono contatti con Luka Modric, altra eccellenza madridista, Hugo Lloris, Sergio Ramos, Jordi Alba, Sergio Busquets, N'Golo Kanté, Angel Di Maria e Roberto Firmino.
Lo stesso CR7, che a 38 anni a gennaio ha accettato la sfida saudita con un contratto di due anni e mezzo del valore di 200 milioni di euro, ha invitato i campioni europei.
"Se vengono, grandi giocatori e grandi nomi, giovani e 'vecchi', sono i benvenuti", ha affermato in una recente intervista, "se succede il campionato migliorerà un po'. L'età non conta". Lui, da giocatore più pagato al mondo, ha realizzato 14 gol in 16 partite che non sono bastati a regalare il titolo all'Al-Nassr, arrivato secondo proprio dietro all'Al-Ittihad.
Il prossimo campionato saudita che partirà nella canicola l'11 agosto e si concluderà a maggio, potrebbe insomma avere molti volti noti al pubblico internazionale. Il progetto portato avanti dal Ceo inglese della Saudi Pro League, Garry Cook, ex manager della Nike, non è tanto di creare un'altra Premier League quanto di accrescere l'influenza saudita nel calcio rendendo il Paese "una destinazione per i migliori talenti".
Sul tavolo ci sarebbe già un miliardo di dollari per ingaggiare una ventina di campioni stranieri con stipendi tra i più alti mai pagati, con il sostegno del fondo sovrano Pif.
Del resto la nazionale verde ai mondiali in Qatar ha battuto addirittura l'Argentina, poi campione del mondo. E la monarchia saudita è già entrata prepotentemente nel calcio acquistando un club come il Newcastle in Premier League che grazie alle iniezioni di capitale di Pif quest'anno è approdato in Champions.