AGI - Non è magica la notte di Palermo, che ha inseguito l'accesso ai playoff e alla fine perso il biglietto per provare il gran ritorno in Serie A. Dopo l'uno-due inferto dal Brescia in avvio di secondo tempo che ha neutralizzato il doppio vantaggio della squadra di casa, davanti agli oltre 31 mila del "Renzo Barbera", sono calati il gelo e la delusione bagnati dalla pioggia insistente.
Il club degli Sceicchi del City ha fatto sognare sino alla fine del primo tempo l'impresa sulla spinta del capitano, Matteo Brunori, l'attaccante italo-brasiliano ex Juventus. Ma il volo rosanero è stato tarpato dalle rondinelle biancazzurre. E si sa, dall'apoteosi ultrà all'amarezza demolitoria è un attimo, con la stessa velocità con cui il pallone delle illusioni infila la rete delle recriminazioni.
Basta scorrere i commenti sulla pagina social ufficiale della società per vedere che c'è sempre il momento di una resa dei conti quando le cose vanno male. Quasi tutti i tifosi delusi vanno dritti sul bersaglio grosso: il mister ed ex capitano degli anni ruggenti, Eugenio Corini: "Le dimissioni (che certamente non arriveranno) sarebbero apprezzate", scrivono in tanti.
Un coro foltissimo chiede di voltare pagina e cambiare allenatore con la stessa energia del vento che oggi sferza buona parte della Sicilia. C'è chi evoca il calcistico 'biscotto' in ossequio a presunte e prudenti strategie del City Football Group che ha fissato più avanti l'approdo in A.
È vero che da neopromossa dalla C, l'obiettivo dichiarato era quello di salvarsi e consolidare la categoria ed è stato raggiunto. Ma il dubbio viene lanciato in campo: "Credo che la societaà non volesse i playoff da inizio anno, ma una società seria che come obiettivo ha la salvezza, nelle ultime partite non fa rilasciare interviste del tipo 'siamo qui, ci crediamo, facciamo, diciamo'... non illudete i tifosi...".
Il popolo del abbonati - 11.465 quelli che hanno piazzato in cima il Palermo dopo il Genoa per numero di titoli emessi, a un passo dalla top 10 della Serie A - si dice pronto a non rinnovare la tessera. "Trentamila persone, famiglie intere, sotto la pioggia battente a vedere le vostre vergogne", vanno giù altri a gamba tesa.
Il primo cittadino e primo tifoso, il sindaco Roberto Lagalla, ammette: "Il nono posto del Palermo alla fine del campionato di Serie B lascia l'amaro in bocca per il traguardo dei playoff sfumato negli ultimi 90 minuti in cui è successo di tutto.
Un epilogo che non meritava soprattutto il meraviglioso pubblico del Renzo Barbera che ieri sera ha riempito lo stadio e sostenuto, sotto una pioggia battente, il Palermo fino alla fine, come del resto ha fatto sempre nell'arco di tutta la stagione nelle gare casalinghe e in quelle in giro per l'Italia".
Cosi' lancia un messaggio chiaro al club: "Lavori per rendere il Palermo sempre più competitivo, ambizioso e alla ricerca, già dalla prossima stagione, di traguardi prestigiosi. Quelli che merita la tifoseria rosanero". Dagli spalti, si direbbe, la situazione è grave ma non è seria. In fondo e' solo calcio (o no?).
Il sindaco: amarezza per il traguardo sfumato
"Il nono posto del Palermo alla fine del campionato di Serie B lascia l'amaro in bocca per il traguardo dei playoff sfumato negli ultimi 90 minuti in cui è successo di tutto. Un epilogo che non meritava soprattutto il meraviglioso pubblico del Renzo Barbera che ieri sera ha riempito lo stadio e sostenuto, sotto una pioggia battente, il Palermo fino alla fine, come del resto ha fatto sempre nell'arco di tutta la stagione nelle gare casalinghe e in quelle in giro per l'Italia", ha commentato il sindaco, Roberto Lagalla.
"Da neopromossa, l'obiettivo dichiarato - aggiunge - era quello di salvarsi e consolidare la categoria ed è stato raggiunto. Adesso, l'auspicio è che la società lavori per rendere il Palermo sempre più competitivo, ambizioso e alla ricerca, già dalla prossima stagione, di traguardi prestigiosi. Quelli che merita la tifoseria rosanero".