AGI - "Quando sei vicino al traguardo vorresti arrivarci subito, invece ci vogliono calma e lucidità e in questo i ragazzi sono stati bravi. Tutti insieme abbiamo lavorato per arrivare qui, abbiamo l'opportunità di arrivare a Budapest e raggiungere un'altra finale". Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League in casa del Siviglia, ha reso benissimo il senso della sfida del Ramon Sanchez Pizjuan (fischio d'inizio alle 21).
Una sfida che si giocherà tutta sul filo dell'equilibrio dopo l'1-1 agguantato all'andata da Gatti in zona Cesarini. Proprio Gatti sembra aver vinto il ballottaggio con Alex Sandro per completare il terzetto difensivo con Danilo e Bremer; con Szczesny tra i pali, gli esterni saranno Cuadrado e Kostic, mentre a centrocampo partiranno Fagioli, Locatelli e Rabiot.
In attacco sicuro Di Maria, mentre Kean a sorpresa dovrebbe aver risolto a suo vantaggio il dubbio Vlahovic-Milik. Al 3-5-1-1 dei bianconeri il Siviglia risponderà con il solito 4-2-3-1: Mendilibar - arrivato sulla panchina di casa a fine marzo con l'obiettivo, precocemente centrato, di salvare la squadra e capace di eliminare il Manchester United in coppa - dovrebbe affidarsi a Bono, Navas, Badé, Gudelj, Acuna, Fernando, Rakitic, Ocampos, Suso, Gil ed En-Nesyri.
A 'fare' la partita, un po' per il fattore campo un po' per mentalità, dovrebbe essere il Siviglia, con Allegri pronto a sfruttare in ripartenza eventuali spazi alle spalle della linea difensiva avversaria. "La squadra sta bene fisicamente - ha assicurato Allegri in conferenza stampa -, lo dimostrano anche le ultime partite. La gara può durare anche 120 minuti, quindi sarà determinante sia chi scenderà in campo dall'inizio sia chi entrerà dalla panchina".