AGI - Il Frosinone ha conquistato la terza promozione in serie A della sua storia con tre giornate di anticipo, battendo 3-1 una Reggina che ha provato a rendersi pericolosa sin dai primi minuti di gioco ma nulla ha potuto contro l'undici di Fabio Grosso, dominatore assoluto del torneo cadetto con il primo posto in classifica occupato dalla decima giornata di campionato e mantenuto fino alla fine.
La svolta del match, che ha fatto esplodere di gioia un 'Benito Stirpe' esaurito in ogni ordine di posto, è arrivato al 31esimo quando è finito in rete, su cross di Cotali, un imperioso stacco di testa di Borrelli cui ha fatto seguito, undici minuti dopo, il bis dal dischetto di Roberto Insigne. Tutta colpa di Cionek che in area ha colpito Caso con una manata in faccia: l'arbitro Prontera, dopo aver consultato il Var, ha espulso l'esperto difensore reggino per condotta violenta e assegnato il calcio di rigore ai padroni di casa. Poco dopo, per un altro cartellino rosso, è stato il tecnico dei calabresi, Filippo Inzaghi, a lasciare il campo anzitempo.
La ripresa è cominciata con il botto che ha gelato lo stadio: merito, al minuto 51, di Hernani che, appena subentrato a Majer, ha accorciato le distanze. Ma al 56' ci ha pensato Caso a tranquillizzare l'intero ambiente giallazzurro infilando di sinistro il portiere Colombi. Al 64' è stato ancora Caso a sprecare alto l'opportunità per il quarto gol. Dopo quell'occasione, la partita non ha avuto più storia con il Frosinone che si è limitato a controllare il campo, a parte un guizzo in area all'88' del reggino Menez che ha trovato pronto il portiere Turati.
Al triplice fischio, è festa grande sugli spalti e sul campo (invaso pacificamente dai tifosi) con i ciociari tornati nella massima serie per la terza volta con la speranza di restarci un po'. Le prime due esperienze (stagioni 2015-16 e 2018-2019), infatti, si sono concluse negativamente, con un 19esimo posto in classifica e la conseguente retrocessione in B.