AGI - “Sono in fase di carico ma nonostante ciò sono già in ottima forma, due giorni fa ho fatto uno dei miei migliori tempi sui 60 metri, un 5”96 preso manualmente (cronometro, ndr) che in proiezione sui 100 metri significherebbe 10 netti. Obiettivo del 2023? L’unica medaglia che manca alla mia collezione è l’oro mondiale”. Marcell Jacobs, campione olimpico ed europeo in carica dei 100 metri, in un’intervista con l’AGI lancia il guanto di sfida al resto del mondo a circa un mese dal debutto della stagione preolimpica.
“Se penso già alle Olimpiadi? No, voglio completare questa preparazione e poi pensiamo al 2023”, ha detto rispondendo alla domanda se ha già la mente proiettata verso i Giochi di Parigi del prossimo anno dove sarà chiamato a difendere quel magico oro conquistato l’1 agosto del 2021 a Tokyo nella magica serata dello sport italiano coinciso anche con l’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto.
Le tappe di avvicinamento ai mondiali
Jacobs, 28 anni, sangue un po’ texano (è nato a El Paso da papà marines e mamma italiana), dal settembre scorso marito di Nicole Daza, padre di tre figli, ancora non può dare con certezza la data d’esordio della stagione. “Mi piacerebbe iniziare con un grande meeting ma ancora non c’è una data definita ma sicuramente sarà tra fine maggio e i primi di giugno”, precisa il portacolori delle Fiamme Oro allenato allo stadio ‘Paolo Rosi’ a Roma dall’ex triplista azzurro Paolo Camossi.
Scorrendo il calendario internazionale papabili gare per un eccellente esordio con un palcoscenico di rilievo sarebbero la seconda tappa della Diamond League del 28 maggio a Rabat dove sono previsti i 100 metri oppure la terza, ovvero il ‘Golden Gala Pietro Mennea’ del 2 giugno a Firenze.
Successivamente i 100 in ambito Diamond League sono previsti a Parigi (9 giugno) e Stoccolma (2 luglio). Il giorno clou della stagione per Jacobs, però, sarà domenica 20 agosto quando a Budapest in meno di tre ore sono previste semifinale e finale iridata.
Parlando della preparazione, Marcell dice, “dopo gli Europei di Istanbul (argento alle spalle della sorpresa Samuele Ceccarelli nei 60 piani, ndr), mi sono concesso cinque giorni di relax e poi siamo ripartiti al 150% facendo un lavoro ottimale con un gran volume di lavoro”. Jacobs precisa, “abbiamo ripreso alcuni lavori specifici, quali la tecnica di utilizzo dei piedi e la tecnica di corsa”.
Guardando alla tribolata stagione 2022, caratterizzata da tante interruzioni causa noie muscolari, il velocista di Desenzano del Garda racconta, “la cosa più difficile il non sapere da dove arrivassero questi dolori”.
“Gli infortuni vengono sempre messi in preventivo perché possono accadere anche se sei nelle migliori condizioni – spiega Marcell –. È stata una situazione complicata, stavo bene ma poi si accentuava. Quando ero andato a Stoccolma avevo lavorato molto bene per una settimana poi, in allenamento, non riuscivo più a muovere la gamba e ovviamente in quelle condizioni non aveva senso gareggiare”.
La medaglia più agognata
Sull’obiettivo del 2023, Jacobs è chiaro: “laurearsi campione del mondo perché quella medaglia mi manca e l’importante sarà arrivare nel massimo della condizione consapevole che ci saranno gli avversari pronti per battermi”. Poi lo sprinter azzurro ricorda il forfait forzato alla finale iridata dl luglio scorso ad Eugene: “purtroppo non sono riuscito a scendere in pista ma so già che i miei avversari mi aspetteranno e con questo parlo degli statunitensi Fred Kerley, Marvin Bracy e Trayvon Bromell ma anche Akani Simbine, Ferdinand Omanyala e qualche giovane giamaicano”.
All’AGI, Jacobs parla del suo impegno con la staffetta 4x100, oro olimpico a Tokyo. “Ho dato la mia piena disponibilità – dice Marcell –. Stiamo lavorando tanto e bene, abbiamo svolto ottime sedute per migliorare il cambio, siamo un bel gruppo unito che ha un compito importante, qualificarci per i Mondiali. Il 7 maggio a Firenze non ci sarò e, qualora, la 4x100 non dovesse qualificarsi mi piacerebbe gareggiare a Parigi sia nei 100 che in staffetta, ovviamente orari permettendo (almeno due ore tra una gara e l’altra, ndr). Ultima chance sarà il Campionato europeo per squadre in Polonia (20-25 giugno, Chorzów)”.